ALLA SCOPERTA DEI TESORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Non solo cinema per gli ospiti delle Giornate del Cinema Muto che, dopo le escursioni degli anni scorsi a Udine, Aquileia, Cividale, Gemona e nei luoghi legati agli artisti del Rinascimento friulano (Antonio de’ Sacchis, Pomponio Amalteo, Gian Francesco da Tolmezzo) e al poeta Pier Paolo Pasolini, anche quest’anno propongono due visite: la prima alla scoperta delle bellezze del capoluogo regionale Trieste, la seconda a Grado e la sua laguna, dove Pier Paolo Pasolini con Maria Callas girò alcune scene del film Medea.
L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno e alla disponibilità dell’ATAP, l’Azienda di trasporto pubblico che opera nella provincia di Pordenone, e dell’assessorato al Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia.
1. La “scontrosa grazia” di Trieste e il fascino della belle époque
martedì 8 ottobre 2024 – dalle ore 8:30 alle ore 16:00
Partenza da Pordenone (Viale Trento) alle ore 8:30
Pranzo al ristorante Al Faro a Trieste
Costo: € 35
2. Grado, la laguna e l’isola di Barbana
venerdì 11 ottobre 2024 – dalle ore 8:30 alle ore 16:00
Partenza da Pordenone (Viale Trento) alle ore 8:30
Pranzo al ristorante Il Pellegrino a Grado
Costo: € 35
Prenota ora una o entrambe le visite. Il pagamento in contanti si potrà fare all’Infodesk delle Giornate a partire da domenica 6 ottobre 2024.
1. La “scontrosa grazia” di Trieste e il fascino della belle époque - martedì 8 ottobre 2024
Con il Trattato di Campoformido del 1797 Napoleone cedette il Veneto all’Austria in cambio della Lombardia; fu la fine della Repubblica di Venezia e Trieste non ebbe più da temerla. Nei venti anni successivi la città subì tre invasioni francesi, tutte di breve durata. La Trieste della belle époque attirò personalità illustri da tutta Europa, confermando il suo carattere multiculturale: la libertà di culto richiamò anche una nutrita comunità ebraica. La Sinagoga costruita nel 1912 è una delle più grandi d’Europa. Agli inizi del Novecento la popolazione triestina era composta da genti di ogni nazione, le comunità di lingua italiana e slovena erano le più numerose. Trieste era terra di artisti e letterati – è la città di Umberto Saba, Italo Svevo e James Joyce – che si ritrovavano nei caffè, nei cinema o nei teatri.
La visita si limiterà a una passeggiata nella Città Vecchia e le Rive, a partire dal Castello di San Giusto voluto dall’imperatore Federico III nel 1468, realizzato dal libero comune di Trieste che alcuni decenni prima si era associato alla casa d’Asburgo (1382) e dalla vicina Cattedrale costruita nel Trecento unendo due chiese già esistenti: la Chiesa di Santa Maria e quella di San Giusto, motivo per cui la facciata è asimmetrica. Si scende dal colle a piedi attraverso il quartiere medievale, dove si incontra il teatro romano e si raggiunge la città bassa. La passeggiata prosegue tra le piazze e le vie principali, tra cui Piazza Unità (che tra le piazze che danno sul mare è la più grande d’Europa) con il magnifico Caffè degli Specchi, Piazza Verdi con il suo prestigioso teatro, Piazza della Borsa, per raggiungere il Borgo Teresiano, così chiamato in onore di Maria Teresa d’Austria che ne favorì la realizzazione. Il cuore del Borgo Teresiano è rappresentato dal grazioso Canal Grande che termina davanti alla Chiesa di Sant’Antonio Nuovo e a pochi passi dalla Chiesa serbo ortodossa di San Spiridione, punto di riferimento della comunità serba di Trieste.
Nella quota è compreso il pranzo presso il ristorante Al Faro dove si mangerà ottimo pesce e si potrà godere del bellissimo panorama. Il rientro a Pordenone è previsto per le ore 16:00 circa.
Prenota ora. Il pagamento in contanti si potrà fare all’Infodesk delle Giornate a partire da domenica 6 ottobre 2024.
2. Grado, la laguna e l’isola di Barbana - venerdì 11 ottobre 2024
Grado sorge al centro della parte più settentrionale del mare Adriatico e vanta 1600 anni di storia, tutt’ora visibile percorrendo le calli dell’antico castrum romano, in cui risiedono la Basilica paleocristiana di Sant’Eufemia e la Basilica di Santa Maria delle Grazie. Collegata alla terraferma da una sottile striscia di terra, è una famosa località turistica e termale conosciuta anche come L’Isola del Sole. Nata in epoca romana come scalo mercantile di Aquileia, da sempre è al centro di grandi attività commerciali. Il castrum venne costruito nel IV secolo e vi trovarono rifugio le popolazioni dell’entroterra scampate all’assalto dei barbari. Dopo il Trattato di Campoformido Grado passò momentaneamente ai francesi per poi entrare a far parte dell’Austria e rimanere austriaca fino al 1918. Tra Ottocento e Novecento fu il salotto buono della borghesia austriaca, che vi si recava per sostare alle terme e rilassarsi al sole nei bagni. Solo nel 1936 fu collegata alla terraferma con il ponte Belvedere.
La laguna, dove si adagia dolcemente Grado, è uno scenario naturale di indiscutibile bellezza e straordinaria ricchezza naturale. Un paesaggio unico, incontaminato, che si estende per oltre 16 mila ettari di terra e di mare, per 32 chilometri ca. compresi fra le foci dell’Isonzo e quelle del Tagliamento, punteggiato da un centinaio di isolotti.
Nel 1969 il regista Pier Paolo Pasolini girò alcune scene del film Medea con Maria Callas nell’isolotto di Mota Safon e diede vita fra il 1970 e il 1972 alla “Settimana Internazionale del cinema” in contrapposizione alla Mostra del Cinema di Venezia.
La visita consentirà di visitare la Basilica di Sant’Eufemia, caratterizzata da edifici paleocristiani, che sorge nella splendida cornice di Campo dei Patriarchi nella “città vecchia”. Le sue origini sono molto antiche, infatti, dal IV secolo esisteva già la “basilichetta” di Petrus, su cui Niceta gettò le basi per una nuova chiesa all’inizio del V secolo. Il battistero a forma ottagonale conserva il mosaico pavimentale di rara bellezza e la fonte battesimale a sei lati.
Accanto a Sant’Eufemia si trova la basilica di Santa Maria delle Grazie, più piccola ma altrettanto graziosa. Consacrata anch’essa nel 401, al suo interno si trovano bellissimi mosaici disposti su due livelli dove, tra le varie raffigurazioni, si possono notare gli unici pesci raffigurati a Grado.
Per il pranzo si raggiungerà con il battello di linea l’isola di Barbana dove si potrà visitare il santuario legato al culto di Maria, la cui immagine secondo la tradizione fu portata sull’isola dal mare nel 582 d.C. dopo una tempesta. Qui si tiene anche il famoso “Perdòn di Barbana”: ogni prima domenica di luglio una spettacolare processione di barche rinnova un antico voto alla Madonna, che nel 1237 avrebbe salvato Grado da una terribile pestilenza. La processione trasporta nell’isoletta la statua della Madonna degli Angeli solitamente custodita nella basilica di Grado.
Nella quota è compreso il pranzo presso il ristorante Il Pellegrino dove sarà possibile gustare le specialità marinare dei pescatori locali. Il rientro a Pordenone è previsto per le ore 16:00 circa.
Prenota ora. Il pagamento in contanti si potrà fare all’Infodesk delle Giornate a partire da domenica 6 ottobre 2024.