KARA-DAG. ZHEMCHUZHINA VOSTOCHNOGO KRYMA
[Kara-Dag, la perla della Crimea orientale/Kara-Dag. The Pearl of Eastern Crimea]
Anatoly Zhardiniye (USSR 1929)
Alla fine degli anni Venti, la forte diffusione del turismo di massa spinse gli studi sovietici ad accrescere la produzione di film di viaggio che illustrassero le bellezze e il potenziale turistico delle varie regioni. La Crimea si stava trasformando nella “località di vacanza del popolo” e una serie di Kulturfilm iniziò a promuoverne la popolarità. Nella seconda metà del decennio il litorale del Mar Nero, noto come la “Riviera sovietica”, attirò l’attenzione di cineasti e operatori. Fin dall’inizio del XX secolo Kara-Dag (Montagna Nera), una catena montuosa vulcanica nella Crimea orientale, aveva acquistato fama particolare come destinazione di poeti e artisti. La casa del poeta Maximilian Voloshin a Koktebel, ai piedi delle montagne, servì da residenza estiva e punto di riferimento per molti poeti dell’“epoca d’argento”, tra cui Marina Tsvetaeva, Osip Mandelstam e Andrei Belyi, che qui trovarono ispirazione, si immersero nella natura “primordiale” e scoprirono un rifugio sicuro in tempi sempre più tormentati.
Anatoly Zhardiniye, regista e direttore della fotografia, univa all’interesse per il cinema quello per il volo a vela (un’altra attività che attirò in Crimea folte schiere di ardimentosi). Nel 1929 egli realizzò questo travelogue da un rullo, in cui ammiriamo numerose vedute panoramiche che esaltano la bellezza della pittoresca costa della regione,con le sue famose famose gole e scogliere e molte formazioni rocciose naturali: la Grande Muraglia del Kara-Dag, il Dito del Diavolo, il Re, la Regina e altre forme singolari legate ad antiche leggende. Il film comprende una visita al villaggio di Otuzy, abitato da Tatari di Crimea, dove la macchina da presa cattura le immagini di abitazioni tradizionali (saklia), di giardini e vigneti, di un cimitero e di una cantina per il vino. Vediamo anche la Stazione Biologica dell’Accademia Nazionale delle Scienze, fondata nel 1901 dallo scienziato Terenty Vyazemsky (1857-1914), che a tale scopo trasformò la sua tenuta e fece dono della sua importante biblioteca. In seguito la Stazione fu nazionalizzata e ospita ancor oggi un centro di ricerca e una ricca collezione botanica e mineralogica. Il film Kara-Dag fonde così elementi di riferimento culturali, turistici, etnografici e scientifici.
Oksana Sarkisova
regia/dir, photog: Anatoly Zhardiniye.
prod: Sovkino.
copia/copy: DCP (da/from 35mm, 359 m.), 13′; did./titles: RUS.
fonte/source: RGAKFD, Krasnogorsk.