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DEN GYLDNE DRØM

DEN GYLDNE DRØM
[Un sogno d’oro]
? (DK c.1925)

Questo “Sogno d’oro) è una deliziosa pubblicità realizzata dalla Nordisk Film Kompagni per il Magasin du Nord, una catena di grandi magazzini danesi le cui origini risalivano agli anni Sessanta dell’Ottocento. Si trattava all’inizio di un semplice negozio di stoffe, fino a quando non si spostò all’Hotel du Nord di Copenaghen, ricostruito per trasformarlo in uno sfarzoso emporio. Lo sviluppo dei grandi magazzini nel mondo occidentale, agli inizi del diciannovesimo secolo, fu accompagnato dall’avvento della moda di massa e dei prodotti di bellezza, primi elementi della rivoluzione del modo di fare acquisti e del consumo di massa. Quest’evoluzione, destinata soprattutto alle donne borghesi, trasformò il consumo in un evento sociale e nell’opportunità di esprimere un’identità individuale nella crescente frammentazione del mondo moderno.
Dopo aver assistito a una sfilata di moda al Magasin du Nord, una donna non riesce a togliersi dalla mente l’abito dorato che vi ha ammirato, e inizia ad assillare il marito, il quale però si rifiuta di discuterne. Addormentatosi in salotto, il poverino è tormentato da un incubo surrealista in cui viene fisicamente aggredito, a colpi di grucce appendiabiti, dalle tre modelle che, al grande magazzino, indossano i delicati capi di moda. Al risveglio ha cambiato idea sul vestito, ma fortunatamente la moglie ha sfruttato il pisolino per acquistare segretamente il prezioso indumento. Adornata così da un sogno dorato, ella realizza da sola il proprio sogno.
Den Gyldne Drøm ci narra con grande vigore il consumismo autonomo della Nuova Donna. Balza evidente lo stretto intreccio fra vari temi chiave riguardanti il cinema, il settore del commercio e il genere: l’industria cinematografica degli esordi come Traumfabrik (fabbrica dei sogni), il grande magazzino come spazio semipubblico di piacere e consumo (femminile), la moda firmata (per esempio quella di Paul Poiret, i cui modelli sembrano ispirare gli abiti che si vedono qui) come veicolo del lusso e dello stato sociale, e infine il concetto di desiderio femminile. La rappresentazione simultanea degli splendidi capi di moda e del magnifico corpo femminile come ornamento visivo in movimento, incarnata dalle tre modelle in posa, si collega al concetto di sguardo; sotto il profilo del contenuto e dello stile contiene perciò alcuni elementi paralleli con il popolare genere coevo del cinegiornale di moda, in cui lo sguardo femminile riceve un nuovo significato e una prospettiva moderna. Resta perciò una sola domanda: con quale denaro la moglie ha soddisfatto il suo sogno, il proprio o quello del marito?

Olivia Kristina Stutz

regia/dir: ?.
sponsor: Magasin du Nord.
prod: Nordisk Film Kompagni.
copia/copy: DCP, 8’; did./titles: DAN.
fonte/source: Det Danske Filminstitut, København.