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KÖRKARLEN

KÖRKARLEN
(Il carretto fantasma)
Victor Sjöström (SE 1921)

Il carretto fantasma, forse il più “canonico” fra tutti i film muti svedesi, è tratto da una novella di Selma Lagerlöf, le cui opere hanno costituito una ricca fonte di ispirazione per il cinema del periodo in quel paese. Sjöström scrisse la sceneggiatura in una settimana; nell’aprile 1920 la mostrò a Lagerlöf, e apportò alcuni lievi emendamenti secondo le sue volontà. Le riprese iniziarono a maggio, e di protrassero fino a luglio. Il carretto fantasma fu il primo film girato nei nuovi studi della AB Svensk Filmindustri a Råsunda, a nord di Stoccolma. Sjöström e il suo direttore della fotografia, Julius Jaenzon, ebbero a disposizione tutte le risorse necessarie per le riprese e per lo sviluppo della pellicola, la quindicesima realizzata in collaborazione. A causa del protrarsi del lavoro di post-produzione, Il carretto fantasma non fu tuttavia il primo film a uscire dai nuovi teatri di posa (il primato spetta a Erotikon di Stiller); lo stesso Sjöström girò e vide uscire un altro suo film, Mästerman ([Maestro]), prima che Il carretto fantasma uscisse a Capodanno del 1921: una data molto adatta a un film in cui la notte di San Silvestro gioca un ruolo così importante.
Assai noto e spesso presentato al pubblico, Il carretto fantasma è in effetti un film che ripaga ampiamente le visioni ripetute; ogni volta ci si meraviglia nell’osservare la fluidità e la chiarezza con la quale la sua complessa struttura narrativa – con i suoi plurimi livelli temporali – si dipana sullo schermo. Le affascinanti esposizioni multiple furono ottenute da Jaenzon dentro la macchina da presa, girando lo stesso spezzone di film fino a quattro volte consecutive all’interno dell’apparecchiatura allo scopo di creare immagini in cui i vivi e i morti, il mondo spirituale e quello reale, esistono uno a fianco dell’altro. Il film ricevette critiche entusiastiche e ottenne un grande successo al botteghino, sia in Svezia che all’estero (compresa una leggendaria serie di proiezioni speciali in Gran Bretagna, organizzate all’Alhambra di Londra nel febbraio 1921); ebbe larga diffusione in Svezia anche attraverso altri canali distributivi: un famoso movimento per la lotta all’alcolismo esibì la pellicola durante varie campagne promozionali a partire dal 1922; fu inoltre distribuito nelle scuole e tramite l’Esercito della Salvezza.
Nonostante l’intricata struttura del racconto e l’impressionante tour de force sul piano tecnico, Il carretto fantasma rimane in primo luogo un dramma psicologico di rara intensità. Il suo studio dei rapporti umani, di come essi sono determinati da circostanze esterne, del sacrificio per amore e del timore di Dio è ulteriormente valorizzato dalle straordinarie interpretazioni, prima fra tutte quella di Hilda Borgström e dello stesso Sjöström, a dimostrazione della sua eccezionale statura artistica davanti e dietro la macchina da presa. Il film ha influenzato numerosi cineasti. In segno di omaggio a Sjöström e Il Carretto fantasma, Ingmar Bergman utilizzò nel 1957 gli stessi teatri di posa a Råsunda per girare alcune parti del suo film Smultronstället (Il posto delle fragole), in cui Sjöström – nella sua ultima prestazione come attore – tratteggia la personalità di uomo che guarda al proprio passato, e al dolore e le ingiustizie che egli ha inflitto agli altri nel corso della sua esistenza.
Una nota sulla copia: Il carretto fantasma è stato preservato utilizzando due diverse fonti: una riedizione abbreviata, in bianco e nero, della fine degli anni Venti; e una copia imbibita in nitrato per la distribuzione negli Stati Uniti. Le didascalie sono state ricreate sulla base del testo nella copia svedese e dei cartigli originali nella collezione dello Svenska Filminstitutet. La copia qui presentata è stata stampata nel 2003.

Jon Wengström

regia/dir: Victor Sjöström.
scen: Victor Sjöström; dal romanzo di/based on the short novel by Selma Lagerlöf (1912).
photog: J. Julius [Julius Jaenzon].
scg/des: Axel Esbensen, Alexander Bakó.
cast: Victor Sjöström (David Holm), Hilda Borgström (Anna, sua moglie/Anna, his wife), Astrid Holm (Edit, la sorella dell’Esercito della Salvezza/Edit, Salvation Army sister), Tore Svennberg (l’amico di David, il conducente del calesse/David’s friend, driver of the carriage), Concordia Selander (la madre di Edit/Edit’s mother), Einar Axelsson (il fratello di David/David’s brother), Lisa Lundholm (Maria, sorella dell’Esercito della Salvezza/Maria, Salvation Army sister), Olof Ås (primo conducente del calesse/first driver of the carriage).
prod: AB Svenska Biografteatern.
riprese/filmed: 1920.
copia/copy: 35mm, 1937 m., 106′ (16 fps), col. (imbibito/tinted, procedimento Desmet/Desmet process); did./titles: SWE.
fonte/source: Svenska Filminstitutet, Stockholm.