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LISBÔA: CRÓNICA ANEDÓTICA

LISBÔA: CRÓNICA ANEDÓTICA
(Lisbon: An Anecdotal Chronicle)
José Leitão de Barros (PT 1930)

Il primo lungometraggio di J. Leitão de Barros (1896-1967) è un’opera veramente notevole, che fonde influenze estetiche e tradizioni artistiche assai diverse: il cinema d’avanguardia europeo, il reportage giornalistico e il teatro del vaudeville. Pubblicizzato all’uscita come “documentario” ma anche come “cronaca”, Lisbôa: Crónica anedótica ha una struttura ibrida che sconcertò i critici contemporanei e condannò il film a un posto di secondo piano, sia nella carriera di Leitão de Barros (il cui celebratissimo Maria do Mar uscì in quello stesso anno), sia nella storia del cinema muto portoghese (Douro, faina fluvial di Manoel de Oliveira fu distribuito l’anno seguente).
Oggi il film si può considerare la testimonianza di un momento particolarmente fecondo della storia del cinema, recante l’impronta della vasta gamma di influssi extra-cinematografici che segnarono quel momento culturale, e anche la carriera di Leitão de Barros. Lo stesso concetto di “documentario” era allora una novità: in Portogallo, uno dei primi utilizzi di questo neologismo riguarda proprio questo film. Lisbôa incarna così la teoria e la pratica di un nuovo genere, insieme ai versatili interessi e alle esperienze professionali del regista che abbracciavano cinema, giornalismo e teatro.
Se consideriamo Lisbôa il risultato dell’intreccio di queste varie discipline, riusciamo ad apprezzarne meglio la diversità formale (che alterna documentario e finzione, adesione alla modernità ed esaltazione della tradizione), oltre che la struttura episodica (sketch teatrali accanto a foto-reportage tematici) e la configurazione flessibile (il film si presenta in diverse versioni pensate per pubblici specifici: abitanti di Lisbona, portoghesi, stranieri) – tutto ciò che ne fa un’opera fondamentale, capace di svelarci la cultura portoghese di fine anni Venti.
I soli elementi filmici noti di Lisbôa: Crónica anedótica sono due copie nitrato 35mm in bianco e nero, che la Cinemateca Portuguesa acquisì da un distributore nel dicembre 1949. La prima copia, più lunga, corrisponde a quella che fu la prima versione ad essere distribuita e la cui première si tenne a Lisbona il 1o aprile 1930. La seconda, lunga la metà della prima, lamenta un montaggio incoerente, che è forse il risultato dell’eliminazione di scene usate per altre copie.
La versione distribuita per prima fu preservata nel 1958 e apparve in quello stesso anno nel quadro della stagione cinematografica che segnò l’inizio delle proiezioni regolari della Cinemateca. L’anno successivo il film fu trasmesso dalla RTP, l’emittente televisiva pubblica portoghese, in un’edizione ridotta; alcuni estratti furono ritrasmessi negli anni successivi. La copia 35mm presentata alle Giornate 2018 corrisponde alla versione distribuita, più lunga, preservata nel 2001 nel laboratorio di restauro fotochimico della Cinemateca con una metodologia di duplicazione più moderna (stampa ottica sotto liquido).

Tiago Baptista

regia/dir: José Leitão de Barros.
did/titles: Feliciano Santos.
photog: Costa de Macedo.
cast: Adelina Abranches, Chaby Pinheiro, Alves da Cunha, Estevão Amarante, Irene Isidro Costinha.
uscita/rel: 01.04.1930 (Lisboa).
copia/copy: 35mm, ?? m., 125′ (?? fps); did./titles: POR.
fonte/source: Cinemateca Portuguesa–Museu do Cinema, Lisboa.