LA GRETA GARBO CINESE E ALCUNE FRA LE PIÙ ANTICHE IMMAGINI GIRATE IN EUROPA

Oggi alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, quest’anno in versione online, è protagonista la Cina. Dal China Film Archive di Pechino viene proposto – a partire dalle 20.30 ma disponibile online per 24 ore – un film del 1935, Guofeng [Costumi nazionali] diretto da Luo Mingyou e Zhu Shilin, la storia di due sorelle di campagna che terminate le scuole superiori seguono percorsi diversi, uno mondano e l’altro virtuoso, improntato ai principi del Movimento Nuova Vita ispirato dal governo dell’epoca. Al di là della trama abbastanza semplice, il film colpisce per la raffinatezza delle scenografie, dei costumi e della messinscena e per l’interpretazione delle due protagoniste, Li Lili e Ruan Lingyu, quest’ultima un’attrice talmente popolare da meritare l’appellativo di Greta Garbo cinese. Guofeng è stato l’ultimo film della diva, che morì suicida ad appena 25 anni (poco prima dell’uscita del film, che è dedicato alla sua memoria) a causa dei pettegolezzi scandalistici intorno alla sua vita privata. Oggi il suo tragico destino fa pensare, più che a Greta Garbo, a Marilyn Monroe. Anche il regista Zhu Shilin era una figura di primo piano della cinematografia cinese, che risente dell’eleganza e della sensibilità estetica del cinema classico ma che sa anche usare la macchina da presa in modo moderno alternando il ritmo del film a seconda delle necessità del racconto.

Nel programma della giornata Guofeng è preceduto (a partire dalle ore 17) da The Brilliant Biograph: 50 cortometraggi datati fra il 1897 e il 1902 della durata di circa un minuto ciascuno, scelti nei fondi Mutoscope and Biograph a 68mm dell’Eye Filmmuseum di Amsterdam e del British Film Institute di Londra, che insieme al MoMA di New York possiedono le maggiori collezioni al mondo di questi film di impressionante qualità visiva. Presentata in anteprima ad Amsterdam solo poche settimane fa, il 31 agosto, questa straordinaria compilation comincia con le Giornate un tour mondiale. Il programma si articola in cinque capitoli tematicamente organizzati a formare un collage che evoca alcuni dei principali aspetti della vita al volgere del secolo fra l’800 e il ’900: l’urbanizzazione, gli svaghi, il turismo, le innovazioni tecnologiche di cui il cinema stesso è simbolo, gli spettacoli di vaudeville.
Data la brevità dei cortometraggi, l’accompagnamento musicale rappresentava una sfida molto ardua, sicuramente vinta dal pianista Daan van den Hurk a cui è stata commissionata la partitura. The Brilliant Biograph è anche un’appendice del programma inaugurale sui viaggi, perchè le immagini ci portano in molte città europee, fra cui Amsterdam, Berlino, Parigi, Venezia e Pompei.

Negli incontri live dopo i film saranno ospiti del direttore del festival Jay Weissberg per un approfondimento sui contenuti, il lavoro di restauro e la musica di The Brilliant Biograph Elif Rongen-Kaynakçi e Frank Roumen dell’EYE Filmmuseum con Bryony Dixon del BFI e il musicista Daan van den Hurk. Di Guofeng si parlerà invece con Victor Fan, docente al King’s College di Londra e con il musicista Gabriel Thibaudeau.

Le Giornate del Cinema Muto sono realizzate grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine e della Fondazione Friuli.

X