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SEBASTIAN KÖETHE È IL VINCITORE DEL PREMIO CRÉDIT AGRICOLE FRIULADRIA-COLLEGIUM 2017

È il tedesco Sebastian Köthe di Berlino, il vincitore del Premio Crédit Agricole FriulAdria-Collegium 2017 con il saggio “Silent Film as Ambiguous Heritage”. Il responsabile privati della filiale di Pordenone della banca, Andrea Targa, consegnerà il premio lunedì 2 ottobre alle 20.30 sul palco del Teatro Verdi. Il riconoscimento prevede un assegno che consentirà al vincitore di implementare i suoi studi di cinema.

POLA NEGRI, UN FUOCO DI CLASSE

Nella seconda giornata del festival anche i film di esplorazione, l’avvio della rassegna scandinava e della sezione dedicata alle “Nasty Women”. L’emigrante e Fauno di Febo Mari nel Canone rivisitato.

OGGI A SACILE IL FESTIVAL AL VIA!

L’apertura il 30 settembre al Teatro Verdi con La folla di King Vidor e i cambiamenti della modernità, le donne aviatrici e il centenario al cinema di Buster Keaton

DISCOVERING FVG!

Non solo cinema alle Giornate 2017!
Guarda il programma delle visite alla scoperta del ‘Pordenone’ e della basilica di Aquileia a questo link

IL CSC-CINETECA NAZIONALE ALLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO DI PORDENONE

Il CSC-Cineteca Nazionale sarà ampiamente presente alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, la cui 36a edizione si svolge dal 30 settembre al 7 ottobre 2017.
Saranno proiettati in prima assoluta tre restauri, che si inseriscono nel programma dedicato a Luca Comerio, curato da Sergio Germani: La gloriosa battaglia del 12 marzo a Bengasi nell’oasi delle Due Palme, il frammento Costruzione delle Trincee e Dal Grappa al mare – ricordi di guerra e scene dei campi di battaglia.

LUBITSCH CON L’ORCHESTRA

L’evento orchestrale che sabato 7 ottobre chiuderà le Giornate e sarà riproposto in replica domenica 8 ottobre è la commedia di Ernst Lubitsch THE STUDENT PRINCE IN OLD HEIDELBERG (Il principe studente, 1927), con la partitura di Carl Davis eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone, per l’occasione diretta dal maestro Mark Fitz-Gerald.

Nel suo stile arguto, frizzante, inimitabile, qui appena velato di una nota più malinconica, Lubitsch ci racconta la storia dell’amore impossibile fra un principe e una cameriera (i divi Ramon Novarro e Norma Shearer). I set sfarzosi che ricreano l’ambientazione mitteleuropea, le imponenti scene di massa e in generale l’attenzione a ogni dettaglio (per scrupolo di autenticità, il costumista di Lubitsch fece arrivare 32 furgoni carichi di uniformi e attrezzature!) ne fanno una delle produzioni hollywoodiane più costose dell’epoca del muto.

LA FOLLA DI KING VIDOR APRE LE GIORNATE n. 36

La 36esima edizione delle Giornate si apre il 30 settembre con il capolavoro di King Vidor “The Crowd” (La folla, 1928), presentato con la partitura di Carl Davis, che dirigerà nell’esecuzione l’Orchestra San Marco di Pordenone.

Il film infrangeva parecchie regole dell’epoca e risulta straordinariamente moderno. La drammatica vicenda di John (James Murray) e Mary Sims (Eleanor Boardman) colpisce ancora oggi il pubblico mostrando l’altra faccia del sogno americano.

“La folla” è stato un’importante fonte di ispirazione per altri grandi registi, da Vittorio De Sica a Ozu Yasujiro, a Billy Wilder, a Jacques Tati.

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