Lo sceneggiatore Lolakhan Saifullina adattò per questo film il romanzo dello scrittore francese Ferdinand Duchêne che aveva scelto l’emancipazione femminile quale tema chiave dei suoi libri.
Saifullina per il film ambientò la tragica storia d’amore di Duchêne tra un ufficiale francese e una donna algerina in una città arsa dal sole nella regione del Turkestan all’inizio del XX secolo, preservando alcuni dei colpi di scena e delle immagini originali, più specificamente l’impossibilità per una donna di essere trattata alla pari di un uomo in una società legata alla tradizione.
Nello spirito dell’era sovietica, il film racconta la storia di una giovane ragazza (ancora una volta interpretata da Ra Messerer) che, secondo la tradizione, viene fatta sposare in giovane età con un uomo di una famiglia benestante. Tillya-Oi (il nome significa “dorata” in uzbeko) è vicina alla famiglia del colonnello Karonin, il capo distretto russo in Turkestan. A una festa incontra il ricco mercante Said Vali, che la prende in moglie, ma la sua brutalità la porta a chiedere aiuto al colonnello. Il messaggio viene invece intercettato dal figlio del colonnello, Igor, che seduce Tillya-Oi. Quando il marito scopre la sua infedeltà, la caccia di casa e la porta in un tribunale religioso dove corrompe i giudici. La vergogna costringe il padre di Tillya-Oi, Ahmed, e tutta la sua famiglia a lasciare la loro terra natale…