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LUBITSCH CON L’ORCHESTRA

L’evento orchestrale che sabato 7 ottobre chiuderà le Giornate e sarà riproposto in replica domenica 8 ottobre è la commedia di Ernst Lubitsch THE STUDENT PRINCE IN OLD HEIDELBERG (Il principe studente, 1927), con la partitura di Carl Davis eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone, per l’occasione diretta dal maestro Mark Fitz-Gerald.

Nel suo stile arguto, frizzante, inimitabile, qui appena velato di una nota più malinconica, Lubitsch ci racconta la storia dell’amore impossibile fra un principe e una cameriera (i divi Ramon Novarro e Norma Shearer). I set sfarzosi che ricreano l’ambientazione mitteleuropea, le imponenti scene di massa e in generale l’attenzione a ogni dettaglio (per scrupolo di autenticità, il costumista di Lubitsch fece arrivare 32 furgoni carichi di uniformi e attrezzature!) ne fanno una delle produzioni hollywoodiane più costose dell’epoca del muto.

LA FOLLA DI KING VIDOR APRE LE GIORNATE n. 36

La 36esima edizione delle Giornate si apre il 30 settembre con il capolavoro di King Vidor “The Crowd” (La folla, 1928), presentato con la partitura di Carl Davis, che dirigerà nell’esecuzione l’Orchestra San Marco di Pordenone.

Il film infrangeva parecchie regole dell’epoca e risulta straordinariamente moderno. La drammatica vicenda di John (James Murray) e Mary Sims (Eleanor Boardman) colpisce ancora oggi il pubblico mostrando l’altra faccia del sogno americano.

“La folla” è stato un’importante fonte di ispirazione per altri grandi registi, da Vittorio De Sica a Ozu Yasujiro, a Billy Wilder, a Jacques Tati.

LOUISE BROOKS RITROVATA

Le prossime Giornate ospiteranno la prima internazionale dei 22 minuti recentemente riscoperti della commedia con Louise Brooks “Now We’re in the Air” (US 1927; tit it: Aviatori per forza). 

Nel film, ambientato durante la prima guerra mondiale, la Brooks impersona due gemelle, una cresciuta in Francia, l’altra in Germania. Il materiale sopravvissuto include solo scene in cui l’attrice è nel ruolo della gemella francese, vestita di quel tutú nero reso famoso dalle fotografie scattate da Eugene Robert Richee.

Il frammento è stato riscoperto nel 2016 al Národní filmový archiv di Praga da Rob Byrne, storico del cinema e presidente del San Francisco Silent Film Festival. Il restauro è stato portato a termine nel 2017 dal San Francisco SFF con l’archivio di Praga.

Tutti i quattro film girati dalla Brooks nel 1927 erano considerati fino a oggi interamente perduti.

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