Una rassegna alla Fondation Jérôme Seydoux-Pathé
ripropone una selezione dei film presentati a Pordenone
La 40a edizione delle Giornate del Cinema Muto che si è appena conclusa al Teatro Verdi di Pordenone avrà uno spin-off a Parigi con la rassegna “Giornate del Cinema Muto, sélection du festival de Pordenone 2021”, organizzata dalla Fondation Jérôme Seydoux-Pathé in collaborazione con il festival e in programma dal 13 al 26 ottobre.
La selezione, curata da Samantha Leroy, torna a mettere l’accento sul ruolo delle donne nel cinema non solo davanti ma anche dietro la macchina da presa. Degli undici titoli scelti, tre – Aberglaube, Lola Montez, die Tänzerin des Königs e Der Juxbaron – fanno parte dalla retrospettiva dedicata alla riscoperta della star e produttrice ebrea austriaca Ellen Richter. Si riaccendono i riflettori anche sulle sceneggiatrici americane, con A Temperamental Wife, scritto da Anita Loos, e Miss Lulu Bett (1921), scritto da Clara Beranger, mentre con L’ombra di un trono (1920) di Carmine Gallone, adattamento del romanzo popolare francese Fleur d’ombre di Charles Foleÿ, torna in scena la diva di origine polacca Soava Gallone, moglie e musa del regista.
Uno spazio sarà dedicato anche al western con due film che attestano la grande duttilità del genere: il vivace Don Quickshot of the Rio Grande e The Man from Kangaroo, ambientato nell’entroterra australiano e veicolo cinematografico per l’atleta olimpico Snowy Baker. Completano il programma tre cortometraggi Vitagraph del 1910 a tema giapponese.
Info: http://www.fondation-jeromeseydoux-pathe.com/pordenone_2021_actu
Ricordiamo infine che mercoledì 13 ottobre, al Festival Lumière di Lione sarà presentato l’evento che ha chiuso le Giornate del Cinema Muto, lo spettacolare Casanova di Alexandre Volkoff, con Ivan Mosjoukine, nella copia restaurata dalla Cinémathèque française e con la nuova partitura di Günter Buchwald, che per l’occasione dirigerà l’Orchestre National de Lyon.
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