AMERICAN ARISTOCRACY (US 1916)
(Nel mondo dei miliardi)
Lloyd Ingraham
Occorre approfondire le ricerche per verificare se nelle sceneggiature da lei scritte per Douglas Fairbanks, Anita Loos abbia adattato per lui lo “stile a trattini” secondo una strategia coerente. In ogni caso, fin dall’inizio della loro collaborazione l’autrice ammise che la sfida, quando doveva creare un eroe per Douglas, consisteva nel fatto che il personaggio “doveva essere sempre in movimento”. Ella superò questa sfida trasformando il modello in evoluzione della sceneggiatura in base alla sua interpretazione della personalità di lui.
In American Aristocracy, amplia le dimensioni dell’azione e ne aumenta la velocità. Cassius Lee (il personaggio interpretato da Fairbanks) inizia dando la caccia alle farfalle, poi a passa a scavalcare staccionate e scalare la parete di un palazzo; successivamente balza alla guida di una macchina da corsa e di un idrovolante, e conclude le sue prodezze raggiungendo a nuoto uno yacht — la nave pirata del suo rivale in amore — per sventare le trame del “filibustiere”, intenzionato a fornire polvere da sparo al Messico. La suscettibilità degli Stati Uniti in materia di forniture di armi al Messico avrebbe provocato una rottura con la Germania nel marzo del 1917, pochi mesi dopo l’uscita del film, quando fu divulgato il telegramma Zimmermann (una comunicazione diplomatica segreta in cui si proponeva un’alleanza militare tra Germania e Messico). La vicenda ideata da Anita Loos anticipa l’entrata degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale con uno stile di sceneggiatura particolarmente adatto a fare di Douglas Fairbanks l’eroe hollywoodiano dei film d’azione a livello internazionale.
Contemporaneamente, come proclama il titolo del film, la sceneggiatrice ci offre una divertita satira delle pretese delle élite americane, e consente a Douglas di volteggiare sopra i noiosi e austeri snob di “Narraport-by-the-Sea” (una parodia di Newport e Narragansett, località balneari del Rhode Island predilette dall’alta società; le sequenze furono girate nella vicina Watch Hill). La miscela di registri linguistici alti e bassi adottata da Loos in quelli che allora si chiamavano “sottotitoli” contraddistingue il Cassius Lee di Fairbanks in seno all’“aristocrazia americana”, etichettandolo come “entomologo” oppure “cacciatore di cimici”. La gamma linguistica con cui Loos definisce il personaggio si fa beffe delle ricchezze di antica data e di quelle appena acquisite; l’albero genealogico di Lee – “F.F.V.” (First Families of Virginia, ossia le prime famiglie della Virginia) – e il tempo libero di cui dispone gli consentono di inseguire i suoi insetti. Egli possiede pure le energie di un capitano d’industria ma – caratteristica tipica degli eroi incarnati da Fairbanks – preferisce sfoggiarle in prodezze fisiche anziché nella volgare fabbricazione di spilloni per cappelli, come il padre della fanciulla amata, o nella subdola astuzia priva di spavalderia del rivale in amore. Alla fine il gusto per l’azione di Cassius e la sua capacità di inventare — spilloni per cappelli, eureka! — riuniscono le due fazioni dell’aristocrazia americana.
Anita Loos riusciva a stringere intensi sodalizi anche con i registi, oltre che con le star. Nel 1916 fece quattro film, tra cui American Aristocracy, con l’attore-regista Lloyd Ingraham, la cui esperienza nel circo e negli spettacoli viaggianti dev’essere risultata preziosa nella lavorazione di questo film. – Gabriel Paletz
AMERICAN ARISTOCRACY (US 1916)
(Nel mondo dei miliardi)
regia/dir: Lloyd Ingraham.
scen, did/titles: Anita Loos.
cast: Douglas Fairbanks (Cassius Lee), Jewel Carmen (Geraldine Hicks), Charles DeLima (Leander Hicks, il re degli spilloni/the Hatpin King), Albert Parker (Percy Peck), Arthur [Artie] Ortego (il “portiere misterioso”/the “mysterious porter”), Douglas Fairbanks, Jr. [strillone/newsboy].
prod: Fine Arts Film Co.
dist: Triangle Film Co.
uscita/rel: 12.11.1916.
copia/copy: 35mm, 3491 ft. (5 rl.), 49′ (19 fps); did./titles: ENG.
fonte/source: George Eastman Museum, Rochester, NY.