MORAL

MORAL (DE 1928)
[Moralità]
Willi Wolff 

Quando una troupe itinerante minaccia di portare nella piccola città di provincia di Emilsburg una piccante rivista berlinese, la locale società per la difesa della morale, un’accolita di bigotti di mezza età, inscena una protesta. Nel frattempo il monarca regnante teme che il figlio ed erede non si goda appieno la vita. Ninon d’Hauteville, la star della compagnia di rivista, vede invece sfumare il contratto presso il teatro del luogo a causa delle ingerenze della società per la difesa della morale; viene allora assunta come insegnante di pianoforte del giovane principe, e i membri della società non tardano ad averne sentore. In pubblico costoro sembrano desiderosi di cacciare dalla loro città questa donna immorale, ma in privato figurano tra i più entusiasti allievi dell’insegnante di piano. Ninon però, ansiosa di vendicare il torto subito, tiene segretamente un diario delle loro visite, filmando ciascun incontro grazie a una cinepresa nascosta.
Dopo aver lasciato l’Ufa nel 1927, Ellen Richter e Willi Wolff produssero questa godibile e assai pertinente commedia per la neocostituita società di distribuzione Matador, una filiale della Universal Pictures Corporation di Carl Laemmle. Moral fa parte di una serie di film distribuiti tra il 1926 e il 1930 non erano correlati tra loro se non per il fatto di riallacciarsi al passato teatrale della coppia. Come in Die schönsten Beine von Berlin (Le più belle gambe di Berlino, 1926-27), Wolff inserisce incorpora anche qui sequenze originali della Haller Revue, l’equivalente berlinese delle Ziegfeld Follies. Fra i popolari interpreti che sfoggiano il proprio talento in scene tratte dallo spettacolo Wann und Wo (Quando e dove, 1927-28) troviamo le Lawrence Tiller Girls, “spesso imitate, mai uguagliate” e famose per l’atletico e coordinato vigore dei loro slanci di gambe. Hermann Haller, la mente organizzatrice di queste riviste, era il direttore del Theater am Nollendorfplatz di Berlino nel periodo in cui la Richter, allora giovane attrice teatrale, faceva parte di quella compagnia. In precedenza, Haller aveva diretto il Carl-Schultze-Theater di Amburgo, dove aveva offerto al giovane dentista Willi Wolff l’opportunità di esordire come commediografo e paroliere. Haller e Wolff mantennero il loro rapporto professionale anche dopo il passaggio del secondo dal teatro al cinema: tra il 1922 e il 1928 Wolff firmò i testi di tutte le riviste di Haller.
Moral è un libero adattamento dell’omonimo successo teatrale dell’autore bavarese Ludwig Thoma ed è anzi la prima trasposizione cinematografica di un suo lavoro. La denuncia, contenuta nel testo, del doppio metro di giudizio in uso nei ceti apparentemente più rispettabili della società fu gradita dal pubblico della prima berlinese del 20 novembre 1908, e l’opera divenne rapidamente un classico. In un breve ciclo di repliche del marzo 1909 figurava tra gli interpreti la stessa Richter, che aveva allora ottenuto la sua prima scrittura presso lo Stadttheater (Teatro comunale) di Brno.
La sceneggiatura – attribuita a Wolff e al prolifico autore Bobby E. Lüthge, insieme al consueto collaboratore di Wolff Robert Liebmann, che sarebbe poi diventato il principale consulente dell’Ufa per la drammaturgia – conserva soltanto i personaggi e i tratti essenziali della trama dell’originario lavoro di Thoma. Molti degli elementi più espliciti sono annacquati e sostituiti con metafore e immagini allusive: così Ninon d’Hauteville, che nell’opera teatrale è una prostituta d’alto bordo, è qui reinventata come showgirl. La trasformazione del “diario” di Ninon da libro a rullo di celluloide consente peraltro di creare una delle sequenze più memorabili del film. Uno dei “clienti” di Ninon, nel disperato tentativo di distruggere il filmato che lo incrimina, fa la pellicola a pezzetti che getta uno ad uno nel gabinetto di un locale pubblico, tirando ogni volta lo sciacquone: un simbolo umoristico, ma anche doloroso, del destino toccato a tanti film muti, tra cui almeno due terzi di quelli interpretati da Ellen Richter. – Oliver Hanley

Il restauro  Moral è uno dei due soli film di Ellen Richter di cui è nota l’esistenza del negativo originale; l’altro è il giallo del 1925 Schatten der Weltstadt (L’ombra della capitale). Il negativo tuttavia non ci è giunto intatto: manca infatti del tutto un rullo e mezzo. Nel 2019 il Bundesarchiv ha scansionato i rulli superstiti a risoluzione 4K, fornendo così il punto di partenza per il nuovo restauro effettuato dal DFF (Deutsches Filminstitut & Filmmuseum) e dalla Filmoteca Valenciana. È stato possibile recuperare la maggior parte delle sequenze mancanti da una una copia spagnola d’epoca appartenente alla Filmoteca. Alcune scene e inquadrature sono però perdute. Le didascalie mancanti sono state ricostruite in collaborazione con l’Università di Scienze Applicate di Berlino, grazie a fonti scritte, tra cui un elenco contenuto nel fascicolo sottoposto alla censura e conservato presso il Národní archiv della Repubblica Ceca. La scansione, il restauro e il grading sono stati effettuati da ARRI Media nelle sue sedi di Monaco e Berlino.

MORAL (DE 1928)
[Moralità/Morality] 
regia/dir: Willi Wolff.
scen: Willi Wolff, Robert Liebmann, Bobby E. Lüthge, dalla commedia di/based on the play by Ludwig Thoma (1908).
photog: Carl Drews.
scg/des: Ernst Stern.
cast: Ellen Richter (Therese Hochstetter, nota come/known as Ninon d’Hauteville), Jakob Tiedtke (Beermann, redditiere/a rentier), Ralph Arthur Roberts (Prof. Otto Wasner), Fritz Greiner (consigliere/councillor Hauser), Julius Falkenstein (Emil XXXVII, principe di/Prince of Gerolstein), Harry Halm (principe ereditario/Crown Prince), Ferdinand von Alten (Von Schmettau, ciambellano reale/the royal chamberlain), Paul Graetz (Reisacher, impiegato di polizia/a police clerk), Albert Paulig (Ströbel, assessore/an assessor), Hilde Jennings (Effie, figlia di Beermann/Beermann’s daughter), Ernst Hofmann (Dobler, artista/an artist), Paul Morgan, Hugo Döblin, Karl Harbacher, Julius E. Herrmann, Fritz Beckmann (membri della società per la morale/members of the morality society), Marcella Rahna, June and John Roper, Thelma de Lorez, Lawrence Tiller’s Original Empire Girls.
prod: Ellen Richter, Willi Wolff, Ellen Richter-Film GmbH, Berlin.
dist: Matador-Film-Verleih GmbH, Berlin.
riprese/filmed: 11.‒12.1927.
v.c./censor date: 11.01.1928.
première: 20.01.1928, Berlin (U.T. Kurfürstendamm).
copia/copy: DCP, 81′ (orig. 2216 m.); did./titles: GER, subt. ENG.
fonte/source: DFF – Deutsches Filminstitut & Filmmuseum, Frankfurt/Wiesbaden.

Restauro/Restored: 2019-20.
Digitalizzazione e restauro effettuati con il sostegno della delegazione del governo federale per la cultura e i media, BKM – Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien; dei Länder tedeschi e dell’agenzia tedesca per la promozione cinematografica, FFA – Filmförderungsanstalt. / Digitization and restoration funded by BKM – Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien (Federal Government Commissioner for Culture and the Media), the German federal states (Länder), and the FFA – Filmförderungsanstalt (Federal Film Board), within the framework of Förderprogramm Filmerbe.

Legenda abbreviazioni

Preferenze sulla privacy

Necessari

I cookie necessari aiutano a contribuire a rendere fruibile un sito web abilitando le funzioni di base come la navigazione della pagina e l'accesso alle aree protette del sito. Il sito web non può funzionare correttamente senza questi cookie.

gdpr

Statistiche

I cookie statistici aiutano i proprietari del sito web a capire come i visitatori interagiscono con i siti raccogliendo e trasmettendo informazioni in forma anonima.

_ga, _gat, _gid

Preferenze

I cookie per le preferenze consentono a un sito web di ricordare le informazioni che influenzano il modo in cui il sito si comporta o si presenta, come la lingua preferita o la regione in cui ti trovi.

qtrans_front_language

X