Pathé Russe: Madame Hanako
LA PETITE GEISHA (Любовь японки / Liubov iaponki) [L’amore di una giapponese/The Love of a Japanese Woman; L’amour d’une japonaise] / (Больше не надо ни смеха, ни слёз / Bol’she ne nado ni smekha, ni slioz) [No More Need of Songs or Tears; Il n’en faut plus ni de rire, ni de larmes] (RU 1913)
regia/dir: Kai Hansen. co-regia/co-dir: Yakov Protazanov? scen: Sergei Garin. photog: Aleksandr Levitskii, Georges Meyer [Joseph-Louis Mundwiller]. scg/des: Cheslav Sabinskii. cast: Hanako (Hanako, Japanese nurse), Aleksandr Rudnitskii (Lt. Orlov, Russian prisoner), Yelena Smirnova (Raiskaia, demimondaine). prod: Le Film Russe (Pathé). uscita/rel: 04.06.1913. copia/copy: DCP, 33’28” (da/from 35mm neg. orig., 775 m., ?? fps); did./titles: FRA. fonte/source: Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Paris.
L’HONNEUR D’UNE JAPONAISE (Лучше смерть, чем бесчестье / Luchshe smert’, chem beschestie) [Better Death than Dishonour; Vaut mieux mourir que de perdre l’honneur] (RU 1913)
regia/dir: Yakov Protazanov? scen: Sergei Garin, dalla pièce di/based on the play by Ikuta Kizan, Ki-Musume (The Maiden). photog: Aleksandr Levitskii. scg/des: Cheslav Sabinskii. cast: Hanako (Akiki), members of Hanako’s troupe. prod: Le Film Russe (Pathé). uscita/rel: 07.09.1913. copia/copy: DCP, 18’46” (da/from 35mm neg. orig., 375 m., ?? fps); did./titles: FRA. fonte/source: Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Paris.
Questi due film sono le uniche testimonianze filmate superstiti della danzatrice e attrice Ohta Hisa, nota col nome d’arte Hanako (1868-1945); esiste anche una documentazione fotografica delle sue esibizioni. L’infatuazione del pubblico per questa minuta artista giapponese (secondo alcune fonti era alta meno di un metro e quaranta) era precedente a questi film: “È come una gattina, e ogni suo movimento è un successo”, si entusiasmò il New York Times (27 ottobre 1907). Hanako (“Fiorellino”) fu notata inizialmente dalla danzatrice e impresaria Loïe Fuller, che le fornì un repertorio di numeri “suicidi”. I giornali americani ed europei, e soprattutto quelli francesi, descrissero le rappresentazioni del hara-kiri in cui ella si esibiva in La Martyre al Théâtre Moderne di Parigi, notando altresì l’intensità con cui il suo volto esprimeva amore e gelosia.
Lo stile di Hanako affascinò per la prima volta la Francia nel 1906, all’incirca nell’epoca in cui l’Europa stava scoprendo il teatro kabuki. Rodin, che la incontrò quell’anno a Marsiglia, la accolse tra le sue modelle; ella posò per più di 50 opere dello scultore, e ritornò in Francia durante una tournée negli anni Dieci. L’amicizia di Hanako con la moglie di Albert Carré, direttore dell’Opéra-Comique e cugino di Michel Carré, regista della SCAGL, si tradusse in svariate rappresentazioni di Madame Butterfly, che avranno forse ispirato l’adattamento cinematografico di La Petite geisha. Nel 1912-1913, a Mosca, la sua raffinata recitazione le procurò gli elogi di Nikolai Evreinov e Vsevolod Meyerhold, ed ella si esibì dinanzi agli studenti del Teatro d’arte. “Le Film Russe”, così ribattezzato e registrato nel 1910, segnò la trasformazione della filiale moscovita della Pathé in una società di produzione locale, dotata di un proprio studio. Quest’iniziativa contribuì a lanciare la carriera di numerosi giovani registi; Peter Bagrov e Anna Kovalova hanno recentemente ipotizzato che questi due film con Hanako siano stati diretti da Yakov Protazanov anziché da Kai Hansen.
Questi restauri sono stati effettuati nel 2021 dalla Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e dalla Cinémathèque française, sulla base dei negativi originali Pathé. Montaggio e didascalie sono stati ricostruiti grazie alle sceneggiature originali e a informazioni relative alle copie. La digitalizzazione in 4K è stato realizzato da L’Immagine Ritrovata, Parigi-Bologna. – Stéphanie Salmon