THE SWORD OF VALOR (US 1924)
Duke Worne
The Sword of Valor è il penultimo film di cui fu protagonista Snowy Baker. Giunti al 1924, alla fine del periodo nel quale interpretò produzioni di Phil Goldstone, è giusto dire che le qualità attoriali di Snowy erano state abbondantemente messe alla prova: egli era diventato un noto e popolare membro della comunità hollywoodiana, ma non certo un serio candidato ad alcun importante progetto cinematografico. Nella sua biografia The Snowy Baker Story (Random House, 2003) Greg Growden osserva che “…la sua recitazione era legnosa, le trame frammentarie e unidimensionali, ma i film cui partecipò sono ancora godibili nella loro innocenza”. Queste parole si riferiscono in particolare al periodo australiano di Baker, ma si possono certamente applicare anche alla sua attività in America.
The Sword of Valor è un’altra semplice saga, ambientata nella Spagna settentrionale e sulla riviera francese, e girata in gran parte nella campagna californiane. Snowy vi interpreta il capitano Grant Lee Brooks della legazione degli Stati Uniti, il quale incontra Ynez, l’adorabile e un po’ ribelle figlia di Don Guzman de Ruiz y Montejo, accompagnata da Rodrigo, ragazzo gitano amico d’infanzia della fanciulla. La trama si complica allorché il padre di Ynez respinge il pretendente di lei, Rodrigo, e decide invece di trovarle un marito ricco sulla riviera. Qui Ynez e Brooks si incontrano nuovamente, con conseguente sviluppo romantico-avventuroso: Brooks salva Ynez dall’annegamento e sferra un pugno sulla faccia del viscido “duellante a noleggio” Henri de Leon, quando questi lo schiaffeggia col guanto per costringerlo a sfidarlo a duello. Nel frattempo i maneggi del padre di Ynez per maritarla a Ismid Matrouli, governatore di una provincia orientale, ci riconducono ai Pirenei, ove assistiamo a un duello, alla ricomparsa di Rodrigo – spasimante disperato – e a un folle inseguimento a cavallo (ritrona Boomerang the Wonder Horse!). Brooks sgomina da solo i gitani, prima di inseguire Rodrigo e Ynez fino all’orlo di un precipizio, dove ha luogo una lotta mortale.
Commentando lo stile dei film a basso costo, lo storico William K. Everson ha osservato che “proprio la carenza di strutture stimolava lo sbocciare di idee creative”. La modestia dei set e il frequente ricorso ai paesaggi naturali sono tipici di questo genere, con riprese di buona qualità e, in qualche caso, veramente ricche di atmosfera. Allo stesso modo, la predilezione di Snowy Baker per l’azione fisica e atletica garantisce benefici poco costosi che nessuna somma di denaro avrebbe potuto comperare.
Ma ormai la carriera di Snowy nel cinema era in calo: poco dopo The Sword of Valor, Fighter’s Paradise fu la sua ultima interpretazione cinematografica di qualche rilievo. Le sue innegabili doti atletiche si sarebbero rapidamente tradotte in una dinamica e quasi ventennale carriera nel mondo scintillante del Riviera Country Club, tra partite di polo, lezioni di scherma, equitazione e pugilato ai divi e qualche saltuaria prestazione come controfigura cinematografica.
Nel 1949 Snowy Baker dichiarò al quotidiano Sydney Herald: “Nuoto ancora, faccio due salti mortali e mezzo dal trampolino, un po’ di pugilato, vado a cavallo ogni giorno per venti o venticinque miglia, gioco a polo tre volte alla settimana per tutto l’anno, e in genere mi tengo in forma.” Fino alla fine non perse mai la fiducia in se stesso. – Meg Labrum
THE SWORD OF VALOR (US 1924)
regia/dir: Duke Worne.
scen, adapt: Jefferson Moffitt, based on a story by Julio Sabella [Sabello].
did/titles: Gardner Bradford. photog: Roland Price.
mont/ed: Frank Ware.
cast: Rex (Snowy) Baker (Captain Grant Lee Brooks), Dorothy Revier (Ynez), Otto Lederer (Don Guzman de Ruiz y Montejo), Edwin Cecil (Ismid Matrouli), Armando Pasquali (Roderigo), Fred Kavens [Cavens] (Henri di Leon), Countess d’Lanti (Madame Hermann, sensale/matchmaker), Boomerang the Wonder Horse.
prod: Phil Goldstone Productions.
dist: Mutual Films Pty Ltd.
uscita/rel: 06.05.1924.
copia/copy: DCP, 59’12” (da/from 35mm nitr. orig., 3968 ft., 18 fps, imbibito/tinted); did./titles: ENG.
fonte/source: National Film and Sound Archive of Australia, Canberra.