OH, DOCTOR!

OH, DOCTOR!
(Oh, Dottore!)
Harry A. Pollard (US 1925)

Una volta stipulato il contratto con la Universal, Denny iniziò a lavorare senza soste, accolto dal generale entusiasmo del pubblico: Oh, Doctor! è il primo dei quattro lungometraggi che interpretò da protagonista nel 1925. Tratto da un romanzo di Harry Leon Wilson – noto soprattutto come autore di Ruggles of Red Gap (1915) e Merton of the Movies (1922), adattati entrambi più volte per lo schermo – il film offre a Denny l’occasione di una deliziosa interpretazione in un ruolo del tutto diverso da quelli che gli erano consueti: quello di un ipocondriaco affettato e pignolo che vince le proprie paure quando si innamora dell’infermiera che lo assiste, impersonata da una giovane Mary Astor. Oh, Doctor!, che intreccia la commedia a bravate audacissime, ebbe vastissima eco sulla stampa grazie all’infaticabile ufficio pubblicità della Universal e fu premiato da recensioni generalmente entusiastiche oltre che da un grande successo al botteghino. Harriette Underhill sintetizzò l’opinione generale scrivendo sul New York Herald Tribune: “Questo film è un divertimento perfetto. Spassoso ed esilarante.” Mordaunt Hall del New York Times riservò a Denny un elogio speciale: “Riesce nell’impresa più difficile per un comico, ossia sembrare naturale.” Anche in questo caso, Reg eseguì personalmente le sue pericolose acrobazie; le scene di corsa automobilistica furono girate in esterni alla Legion Ascot Speedway di Los Angeles, ed egli provò il brivido di pilotare la sua nuova vettura da corsa su quel circuito ovale in sterrato chiamato “la pista assassina” per i rettilinei infidi e le pericolose curve sopraelevate, che sarebbero costati la vita a 24 piloti.
Rufus Billop (Denny) è convinto sin da quando era bambino di essere troppo malato per sopportare la minima concitazione e ora è sicuro di dover morire da un momento all’altro. Tre bricconi in combutta tra loro apprendono che egli fra tre anni dovrà ereditare 750.000 dollari; lo convincono a cedere loro l’inattesa fortuna, prestandogli in cambio, subito, 100.000 dollari. Quando però assumono l’infermiera Dolores Hicks (Astor) per prendersi cura di lui,
Rufus se ne innamora (nonostante l’iniziale indifferenza di lei) e scopre che c’è ancora motivo per rimanere aggrappati alla vita. I suoi nuovi sentimenti sono illustrati da una spassosa e divertentissima sequenza fantastica in cui egli immagina di essere trasportato insieme a lei in un quadro che rappresenta una ninfa e un fauno: “La dissolvenza dal dipinto al ballo non può mancare il bersaglio”, scrisse il Wid’s Weekly, “proprio perché è così incredibilmente sciocca.” In un batter d’occhio Rufus decide di tener testa alle sue paure e si trasforma da deboluccio imbottito di medicine in temerario rompicollo. Salta giù dal letto e pilota una Stutz Torpedo Speedster in una corsa automobilistica, balza in sella a una motocicletta e si sloga un ginocchio, rischia di ammazzarsi cercando di dipingere un’asta di bandiera in cima a un grattacielo di Los Angeles, ma sopravvive a tutte queste peripezie per conquistare alla fine la ragazza.
Oh, Doctor! fu considerato da molti organi di stampa una delle migliori commedie dell’anno: vari critici sottolinearono in particolare la sequenza finale dell’asta di bandiera, paragonandola favorevolmente a Safety Last! di Harold Lloyd. Le lettere degli ammiratori giunsero in massa; ricordiamo, tra le altre, la lettera spedita a Carl Laemmle dall’altrimenti sconosciuto David E. Hischer e citata nella pubblicità della Universal: “Caro signor Laemmle, da quando le ho scritto l’ultima volta ho avuto occasione di vedere Mary Astor e Reginald Denny in Oh, Doctor! Vorrei dirle solamente che, se esiste una panacea contro la malinconia, è proprio questo film. Da molto tempo non ridevo tanto a lungo e così di cuore. Quasi tutti i film comici a un certo punto si spengono; in questo caso succede solo quando sullo schermo compare la parola “Fine”. Bisognerà aspettare a lungo, temo, prima di vedere un’altra commedia genuina e soddisfacente come questa”.

Kimberly Pucci

regia/dir: Harry A. Pollard.
scen: Harvey Thew, dal romanzo di/from the novel by Harry Leon Wilson (Saturday Evening Post, 7 puntate/parts, dal/beginning 21.07.1923).
photog: Gilbert Warrenton.
cast: Reginald Denny (Rufus Billop), Mary Astor (Dolores Hicks), Otis Harlan (Mr. Clinch), William V. Mong (Mr. McIntosh), Martha Mattox (Mary Schultz, “Death Watch Mary”), Tom Ricketts (Mr. Peck), Lucille Ward (Aunt Beulah), Mike Donlin (“Buzz” Titus), Clarence Geldert (Dr. Seaver), Blanche Payson (Dr. Maude), George Kuwa (Chang), Helen Lynch (domestica/maid), Roxie (il cane/the dog).
prod: Carl Laemmle, Universal-Jewel.
dist: Universal.
uscita/rel: 01.02.1925 (copyright 12.11.1924).
copia/copy: DCP, 66’33”; did./titles: ENG.
fonte/source: NBCUniversal.

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