SELZNICK

Borsa di studio Haghefilm Digitaal ‒ Selznick School 2019

La borsa di studio Haghefilm è stata istituita nel 1997 per favorire la formazione professionale dei più brillanti fra i diplomati della L. Jeffrey Selznick School of Film Preservation, che si tiene presso il George Eastman Museum di Rochester (New York). Il borsista trascorre un mese ad  Amsterdam lavorando a stretto contatto con i tecnici del laboratorio Haghefilm Digitaal e seguendo assieme a loro tutte le fasi del restauro di un cortometraggio della collezione del museo.
La vincitrice del premio Haghefilm/Selznick School di quest’anno è Leenali Khairnar (Mumbai, India), che ha recentemente completato il corso della L. Jeffrey Selznick School of Film Preservation presso il George Eastman Museum. Dopo aver studiato fisica, Leenali ha conseguito un diploma in giornalismo presso l’Università di Pune. Ha lavorato a Bollywood, nel cinema indipendente e pubblicitario in svariati ruoli, compresi quelli di aiuto regista e di supervisione della post-produzione. Ha altresì partecipato nel 2017 al workshop di restauro del film organizzato in India dalla FIAF in collaborazione con la Film Heritage Foundation.

1812
(US: The Retreat from Moscow) (RU 1912)

regia/dir: Vasilii Goncharov, Kai Hansen, Aleksandr Uralskii. scen. supv: Vladimir Afanasiev. photog: Georges Meyer [Joseph-Louis Mundwiller], Aleksandr Levitskii, Louis Forrestier, Aleksandr  Ryllo, Fiodor Bremer. scg/des: Cheslav Sabinskii, Viacheslav Fester. cast: Vasilii Seriozhnikov,  Pavel Knorr (Napoleon), Baburina (donna nella carrozza di Napoleone/woman in Napoleon’s carts). prod: A. Khanzhonkov, Pathé Frères. uscita/rel: 07.09.1912; orig. l: 1300 m. copia/copy: 35mm, 336 m., 18′ (16 fps), imbibito/tinted; did./titles: ENG. fonte/source: George Eastman Museum, Rochester, NY.
1812 fu uno dei progetti più ambiziosi del cinema russo prerivoluzionario. Questo lungometraggio (il che era di per sé una rarità nella Russia del 1912) doveva commemorare il centenario dell’invasione francese della Russia, altrimenti nota come Guerra Patriottica del 1812. Due società di produzione, quella di Aleksandr Khanzhonkov e la succursale francese della Pathé, si lanciarono insieme nelle rispettive ricostruzioni del celebre evento storico, e ciascuna finì per girare soltanto metà di quanto avevano previsto. Ma invece di competere per arrivare per primi sugli schermi, così da compromettere il successo commerciale dell’avversario – una strategia tipica dei produttori russi dell’epoca – i due rivali decisero di unire le forze. L’etica e la generosità non hanno nulla a che fare con tutto ciò. Una ragione era di ordine economico: nessuna delle due compagnie sarebbe stata in grado di completare da sola un’impresa del genere. L’altra ragione era di carattere politico: l’argomento doveva essere trattato in maniera patriottica ma anche diplomatica, poiché il governo russo non intendeva compromettere le proprie relazioni con la Francia: una co-produzione fra i due paesi costituì dunque un’elegante soluzione. Il sostegno del governo (e il beneplacito dello Zar in persona) erano essenziali allo scopo: diverse truppe di fanteria e di cosacchi furono messe a disposizione per le elogiatissime scene di massa. L’unico bizzarro effetto collaterale del sodalizio è che il ruolo di Napoleone è interpretato da due attori diversi, uno per ciascuna compagnia di produzione.
1812 è conservato in Russia dal Gosfilmofond in una copia più lunga di questa (circa 900 metri su un totale di 1300), ma in bianco e nero. Un rullo della versione distribuita negli Stati Uniti, conservato presso il George Eastman Museum, è l’unico materiale in nitrato giunto fino a noi. Esso presenta svariate sezioni colorate per imbibizione, il che è particolarmente importante nelle impressionanti scene dell’incendio di Mosca. La copia di Rochester contiene inoltre inquadrature assenti da quella del Gosfilmofond, compresa la più celebre e controversa a quell’epoca, dove si vedono lupi intenti a sbranare i cadaveri dei soldati francesi.

Peter Bagrov

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