THE GUN FIGHTER

THE GUNFIGHTER
(Maschera nera)
William S. Hart (US 1917)

Quando mi regalarono un proiettore amatoriale a 9.5mm, all’età di undici anni, acquistai alcune copie di film distribuiti in quel formato. Uno di essi era intitolato The Outlaw; mi resi conto più tardi che si trattava di una versione accorciata di The Gunfighter. Fui immediatamente affascinato dall’autenticità delle sue atmosfere, e da allora non ho mai smesso di appassionarmi al cinema di Hart.
La regia delle versioni originali fu accreditata a Thomas Ince, anche se era stato Hart a dirigere i propri film. Ince aveva quest’abitudine, e non c’è da sorprendersi se i due abbiamo finito per litigare.
A quell’epoca era normale citare lo sceneggiatore sui titoli di testa, ma ciò accadeva raramente allo scenografo. Robert Brunton era stato direttore di produzione per Ince prima di specializzarsi nella scenografia in pellicole come Peggy (1916). A un certo punto istituì uno studio per proprio conto. The Gunfighter fu girato a Inceville (era stato eretto nell’area oggi nota come Pacific Palisades), il vasto teatro di posa di Thomas Ince, dove Hart aveva già girato più di trenta film.
Il copione contiene una nota per l’assemblaggio delle copie: “244; inserire da 6 a 8 brevi inserti di fuoco e panico – prenderli dal materiale di fuoco e panico girati per HELL’S HINGES”. Lo stesso copione dice, alla scena 238: “Bruciare una costruzione – per il saloon, pentola fumogena; arrangiarsi su tutto il resto”!
L’operatore di Hart era Joseph August, all’epoca assai apprezzato; nel 1935 sarà direttore della fotografia per Il traditore (The Informer) di John Ford. Fu uno dei membri fondatori della American Society of Cinematographers.
Margery Wilson, che interpretò Brown Eyes in Intolerance di Griffith, sarebbe diventata lei stessa regista. Nel 1920 diresse e interpretò That Something, un film in cinque rulli, e realizzò altri due lungometraggi fra il 1922 e il 1923. Fu intervistata da Anthony Slide per il suo documentario Silent Feminists, dove affermò di preferire le riprese in interni autentici anziché ricostruiti.
Wilson è qui nel ruolo di Norma Wright, modista del villaggio, rapita da Cliff Hudspeth (Hart), un fuorilegge con la reputazione di infallibile pistolero. Lei lo ha però visto in azione, e lo biasima come assassino senza cuore. Profondamente scosso dalle sue parole, lui butta giù qualche bicchiere di whisky e promette di non uccidere mai più. Le autorità gli offrono tuttavia la grazia se lui aiuterà a sbarazzare lo stato dell’Arizona dal temibile El Salvador (Roy Laidlaw). Quando il bandito lo viene a sapere, lui dà fuoco all’intero villaggio e trascina con sé Norma sulle montagne. Cliff si lancia al suo inseguimento e uccide El Salvador, ma viene a sua volta ferito a morte. Mentre Norma si mette in salvo a cavallo, Cliff muore, consolato dal fatto di avere ucciso in difesa di lei.
Bessie Love, che aveva recitato con Hart in The Aryan, mi ha detto che John Gilbert aveva avuto una minuscola parte in The Gunfighter insieme ad Alice Taafe, una ragazza del reparto assemblaggio pellicole, più tardi divenuta celebre come Alice Terry.
Pare che il Moving Picture World (10 febbraio 1917) avesse un pregiudizio nei riguardi di western come questo: “La storia riporta il signor Hart a un ruolo di cui dovrebbe ormai essere stufo, quello di un duro redento da una donna di buoni costumi”.

Kevin Brownlow

The Gunfighter è nato come lungometraggio in cinque rulli, ma non ne esiste una copia completa. Nove anni dopo l’uscita, la Pathéscope ne distribuì una versione su formato 9.5mm, della durata di circa 10 minuti. Quando il diciassettenne Kevin Brownlow la recensì sulla sua rubrica mensile in Amateur Cine World, la descrisse come una “versione molto accorciata” di “un autentico tesoro da collezionisti”. Gli appassionati hanno inutilmente sperato per decenni di poter vedere qualcosa di più.
Esisteva pure un’altra versione a 9.5mm della stessa lunghezza, distribuita da Pathex negli Stati Uniti; l’aveva montata qualcun altro, scegliendo altri materiali per questa seconda edizione drasticamente emendata. La versione Pathex non conteneva l’inquadratura iniziale del colpo di pistola sparato in direzione della macchina da presa, ma aveva d’altro canto conservato buona parte della sequenza finale, con la sparatoria notturna. Era quindi possibile combinare le due versioni, creandone una leggermente più lunga.
Ci fu una svolta nel momento in cui Kevin Brownlow scoprì che la Cinémathèque suisse aveva quasi due rulli su pellicola imbibita in nitrato a 35mm, con didascalie in francese. Kevin aveva pure un esemplare del copione, contenente il testo completo delle didascalie originali in inglese. Mi chiese se fosse possibile ricostruire il film sulla base di questo materiale, comprese le due versioni in formato 9.5mm.
La ricostruzione qui presentata utilizza grosso modo la versione Pathéscope per l’inizio del film, il 35mm in nitrato per la parte centrale, e la versione Pathex per il finale. Le didascalie sono state ricreate da Fritzi Kramer sulla base dell’elenco delle didascalie originali. Ho mantenuto i colori dell’imbibizione, peraltro molto semplici, così com’erano sulla copia in nitrato, aggiungendone altri a titolo di congettura nelle sezioni tratte dalle copie 9.5mm. Mancano ancora all’incirca due rulli, ma adesso è almeno possibile farsi un’idea generale del film.
La ricostruzione utilizza copie provenienti da Kevin, da Dino Everett e dalla mia collezione. La digitalizzazione è stata effettuata all’Hugh M. Hefner Moving Image Archive dell’USC. La scannerizzazione della copia in nitrato è stata condotta presso la Cinémathėque suisse.

Christopher Bird

regia/dir: William S. Hart.
scen: Monte M. Katterjohn.
photog: Joseph August.
scg/des: Robert Brunton.
cast: William S. Hart (Cliff Hudspeth), Margery Wilson (Norma Wright), Roy Laidlaw (El Salvador), J. J. Dowling (“Ace High” Larkins), Milton Ross (“Cactus” Fuller), J. P. Lockney (Col. Ellis Lawton), George Stone (Jimmy Wright).
prod: New York Motion Picture Corp./Kay-Bee, supv: Thomas H. Ince.
dist: Triangle.
uscita/rel: 11.02.1917; orig. l: 5 rl.
copia/copy: DCP, 30′, col. (da/from 9.5mm + 35mm, 19 fps, imbibito/tinted); did./titles: ENG.
fonte/source: Patrick Stanbury. Reconstruction produced by Christopher Bird and Kevin Brownlow.

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