THE MAN FROM NOWHERE
William S. Hart (US 1915)
Questa storia ha inizio nel Chicago Saloon di Snake River, Arizona. Johnson, proprietario del saloon, convince i suoi clienti a eleggere per scherzo l’ubriacone Jake Frazer come sceriffo del villaggio ed è poi rimproverato per questo da Emma, sua figlia. Johnson inscena una rissa durante la quale Frazer viene malmenato. Interviene però Buck Farley, appena arrivato nel villaggio: mette fine alla zuffa, va in soccorso di Frazer, e non si rende conto che Johnson aveva fatto finta di salvarlo mentre stava in realtà per sparargli. Buck diventa il vice di Frazer e si sta innamorando di Emma, ma è sorpreso nel constatare che anche Johnson vorrebbe la sua mano. Con uno stratagemma, Johnson fa sì che Buck si metta alla ricerca nel deserto di alcuni cavalli presumibilmente rubati. Buck lo obbliga ad accompagnarlo. A sua insaputa, Johnson nasconde le loro borracce una dopo l’altra, e una notte lascia libero il cavallo di Buck. Ricordando però la precedente promessa del rivale di ricambiare il suo presunto salvataggio al saloon, Johnson prova a tornare sui suoi passi, cercando inutilmente di trovare almeno una delle borracce che aveva seppellito per strada, e infine muore bevendo l’acqua avvelenata di una pozza. Buck ha trovato nel frattempo una delle borracce, e riesce a raggiungere la capanna di Frazer. La copia sopravvissuta (con ogni probabilità una riedizione della Film Distributors League) si interrompe a questo punto, forse per via di danni al materiale di origine, ma secondo il riassunto pubblicato su una rivista d’epoca Buck viene a sapere da Frazer la “vera personalità” di Johnson, e “conquista la mano di Emma”. Quel che lascia perplessi è che le riviste si riferiscano a Johnson come a un messicano di nome Pasquale, benché le fattezze dell’interprete non abbiano nulla di messicano, un ulteriore tratto negativo secondo la mentalità americana dell’epoca.
Il film ha inizio con Buck a cavallo, mentre osserva il villaggio dalla sommità di un altopiano, un vero e proprio straniero “venuto dal nulla” come il solitario Clint Eastwood in Lo straniero senza nome (High Plains Drifter, 1973). In quanto regista, Hart mette in scena con chiarezza e senso dell’economia la sceneggiatura di Sullivan, inserendo alcuni primi piani rivelatori: la sobria espressione del viso quando è testimone degli incontri fra Emma e Johnson, o quando quest’ultimo le prende la mano, o ancora quando lo stesso Buck posa gentilmente la propria mano su quella di lei al tavolo nella capanna, o infine durante il suo tranquillo sonno nei primi giorni di itinerario nel deserto. Nei primi di maggio del 1915 il Motion Picture News elogiò il film per la sua “atmosfera del West senza legge”, a volte “estremamente realistica”, specialmente nella “coinvolgente” sequenza del deserto. È lo stesso deserto di The Taking of Luke McVane, girato nell’identico periodo; grazie ad esso, The Man from Nowhere anticipa in maniera straordinaria Stroheim nel meraviglioso finale di Greed (1924).
Richard Abel
regia/dir: William S. Hart.
sogg/story, scen: C. Gardner Sullivan.
cast: William S. Hart (“Buck” Farley), Margaret Thompson (Emma Frazer), J. P. Lockney (Jake Frazer), Alfred Hollingsworth (Johnson).
prod: New York Motion Picture Co., supv: Thomas H. Ince.
dist: Mutual/Domino.
uscita/rel: 06.05.1915.
copia/copy: DCP, 23′ (da/from 35mm, 1445 ft., 18 fps); did./titles: ENG.
fonte/source: George Eastman Museum, Rochester, NY.