THE NARROW TRAIL

THE NARROW TRAIL
(L’uomo dal cavallo pezzato)
Lambert Hillyer, William S. Hart (US 1917)

Quando “Ice” Harding e la sua banda si imbattono in un cavallo pezzato dal prestigioso nome “il Re”, lui riesce a prenderlo al lazo, facendolo così suo. La banda mascherata attacca una diligenza diretta a Saddle City; fra i suoi passeggeri c’è “Admiral” Bates e sua nipote Betty Werdin, giunti lì per una vacanza; colpito dalla bellezza della fanciulla, “Ice” si rifiuta di rubare “gioielli da una dama”. Un “comitato di vigilanza” insegue i malviventi, e “Ice” abbandona la banda quando i suoi complici decidono che bisogna liberarsi del cavallo, divenuto troppo riconoscibile. Arrivato a Saddle City, Bates dichiara di essere Washington, uomo d’affari di San Francisco; per tutta risposta, “Ice” decide di farsi chiamare a sua volta Jefferson, fingendo di possedere un ranch sulle colline. Betty è sicura di avere già incontrato “Jefferson” da qualche parte, e si rifiuta di partecipare al piano di portargli via il ranch. “Ice” e Betty si nascondono a vicenda il rispettivo passato, e lei gli dà un falso indirizzo a San Francisco. Lui ci va e non la trova; Halloran tenta di aggirarlo portandolo nel saloon di Bates, dove Betty (la “Regina della Costa dei Barbari”) riceve l’ordine di sedurlo. I due si riconoscono, e “Ice”, arrabbiatissimo, vuole andarsene da lì. Dopo aver sgominato Halloran e i suoi scagnozzi, “Ice” ritorna a Saddle City; Betty lo raggiunge poco più tardi. “Ice” si iscrive a una corsa di cavalli; in quell’occasione incontra Betty. I due si chiedono scusa a vicenda, rendendosi conto di “non poter fare a meno l’uno dell’altra”. Resosi conto che sarà arrestato dopo aver vinto la gara, “Ice” riceve il premio di mille dollari e fa salire Betty sul proprio cavallo; fuggono insieme da una pattuglia di inseguitori e si allontanano verso le “fresche e linde montagne”.
The Narrow Trail – uno fra i migliori western di Hart – si distingue per l’eccellente regia, fotografia e recitazione. C’è da aspettarsi una quantità di grandi scene e situazioni, e ce ne sono tante: campi lunghissimi, ripresi dall’alto, dei cavalieri che attraversano i canyon, o la solitaria figura di Hart che cavalca verso il villaggio; “Ice” che tiene a bada la sua gang con le pistole in pugno; il grande e complesso combattimento nel saloon; la celebre e impassibile espressione di Hart nei piani ravvicinati; e i momenti di intimità fra “Ice” e Betty. Ci sono però altri episodi più inconsueti. Al momento di sviare la pattuglia di vigilantes dal resto della banda, “Ice” e il suo cavallo King attraversano un crepaccio su un tronco d’albero, rammentando forse al pubblico delle Giornate una simile sequenza vista altrove, e inquadrata in maniera simile: l’incredibile ponte umano nel film italiano Sulla via dell’oro, presentato a Pordenone due anni fa. Quel che non si vede, stando a un articolo su Motography, è che a un certo punto il tronco si spezza, facendo precipitare Hart e il suo cavallo pezzato Fritz giù nel crepaccio. Quando “Ice” riconosce Betty nel saloon, lui va su tutte le furie ma nasconde la propria identità, rivelando fimo a che punto lui si senta ingannato nei propri sentimenti nei riguardi della donna. La vicenda è molto inusuale anche perché il legame fra “Ice” e Betty si sviluppa in una situazione di reciproco inganno che entrambi devono superare non solo accettando il poco onorevole passato di entrambi, ma anche condividendo quel senso di colpa che segnerà più tardi molte altre coppie di amanti nei film di Hitchcock.
The Narrow Trail fu il primo film di Hart realizzato per la Artcraft sotto il remunerativo contratto che lui e Ince avevano siglato con Adolph Zukor nel luglio 1917; le riprese del film iniziarono il 1° settembre 1917. L’accordo prevedeva la produzione di 16 lungometraggi in due anni, per i quali Hart avrebbe ricevuto 150.000 dollari a film, uno stipendio del tutto coerente alla celebrità dell’artista. Ince mantenne fra le altre cose il diritto alla “supervisione personale” dei film di Hart. I suoi rapporti con Ince si deteriorarono nel corso dei diciotto mesi successivi, al punto che Hart decise di non impiegare mai più il suo beneamato Fritz per qualsiasi film legato al nome di Ince: Hart non voleva che Ince guadagnasse un solo centesimo alle spese del suo adorato cavallo. Per il momento, tuttavia, Hart ottenne ciò che voleva: la sua unità di produzione agli studi Lasky, gli sceneggiatori, registi e operatori con i quali era solito lavorare, e qualche volta perfino l’aiuto di Ince in fase di montaggio.
La Famous Players-Lasky fu generosa nel suo appoggio finanziario al primo lungometraggio di Hart per la società, compreso un sostanzioso budget per le riprese a San Francisco. The Narrow Trail fu tuttavia oggetto di una causa intentata dalla New York Motion Picture Co. (a seguito dello scioglimento della Triangle) perché Hillyer, Sullivan e Breamer erano ancora sotto contratto con la NYMPC quando la produzione ebbe inizio. Come riportato dalla stampa specializzata, l’uscita del film fu ostacolata dalla fine di ottobre a fine dicembre 1917 da un’ingiunzione del tribunale, finché il giudice si pronunciò finalmente contro la NYMPC. A giudicare da una nota pubblicata su Motography, il film uscì ufficialmente il 30 dicembre ma fu di fatto distribuito molto prima, con enorme successo al botteghino in località come Duluth nel Minnesota. Secondo il Motion Picture News la pellicola fu addirittura presentata “a prezzi maggiorati” in un cinema di Seattle. “Sia domenica pomeriggio che la sera, le strade erano intasate di enormi folle, ansiose di vedere il film. Pare che almeno mille persone siano rimaste fuori nel pomeriggio, e altrettante in serata”.

Richard Abel

regia/dir: Lambert Hillyer, William S. Hart.
sogg/story: William S. Hart.
scen: Harvey F. Thew.
photog: Joe August.
cast: William S. Hart (“Ice” Harding), Sylvia Breamer (Betty Werdin), Milton Ross (“Admiral” Bates), Robert Kortman (“Moose” Halloran), Fritz (“il Re”/“The King”).
prod: William S. Hart Productions/Artcraft, supv: Thomas H. Ince.
dist: Paramount-Artcraft.
uscita/rel: 30.12.1917. c
opia/copy: DCP, 78′; did./titles: ENG.
fonte/source: George Eastman Museum, Rochester, NY.

X