Questo filmato pubblicitario è presentato come una pellicola d’attualità: benché narri una storia di finzione, ha tutte le caratteristiche del documentario. L’attore svedese Gösta Ekman – noto in campo internazionale come protagonista del Faust di F.W. Murnau (1926) e ovviamente assai famoso anche in Norvegia – viene filmato mentre visita Oslo. Lo vediamo dapprima mentre si gode la vista, in un ristorante sul lungomare di Oslo, nella zona chiamata Frognerkilen: si rilassa sorseggiando una bevanda sulla terrazza del club di canottaggio Christiania Roklub. (La sede del circolo, inaugurata nel 1925 e denominata “Kongen” [Re], è ancor oggi praticamente identica.)
Fino a questo punto sembra di assistere a un comune cinegiornale. Poi però Ekman guarda l’orologio e se ne va all’improvviso in automobile. Giunto nel centro cittadino, corre in una farmacia, dove riesce a entrare appena in tempo prima della chiusura. Da qui in poi il film è un’evidente messa in scena: Ekman deve procurarsi un tubetto di dentifricio Stomatol prima di lasciare la città! Le due lingue usate nelle didascalie – le battute del famoso attore sono in svedese, mentre quelle della commessa sono in norvegese – cercano però di comunicare l’atmosfera di un documentario non ricostruito (cosa evidentemente assurda, dal momento che si tratta di un film muto!). Questo anche allorché Ekman si gira verso la macchina da presa e si rivolge direttamente al pubblico. Il film si conclude con una scena d’animazione, non infrequente nei filmati pubblicitari della Stomatol, in cui un aeroplano a forma di tubetto di dentifricio fa il giro del globo  terrestre scrivendo il nome del prodotto.
Stomatol era uno dei più importanti fabbricanti norvegesi di prodotti per l’igiene. L’azienda fu fondata in Norvegia nel 1896, quando il proprietario, Carl A. Høyer, stipulò un accordo di rappresentanza con la casa madre, che produceva dentifricio in Svezia. Il marchio si affermò sul mercato norvegese grazie a vaste campagne pubblicitarie svolte non solo nelle sale cinematografiche, ma anche sui trasporti pubblici, con annunci sulla stampa e in altre sedi.
Nel manoscritto di un volume pubblicato nel 1999, molti anni dopo la sua morte (Filmeventyret begynner – av og om filmpioneren Ottar Gladtvet, a cura di Jan Anders Diesen), il regista Ottar Gladtvet (1890-1962) definì la sua collaborazione con il celebre attore un’esperienza molto piacevole e così rievocò l’amabile professionalità di Ekman: “Dava un’occhiata al copione e poi diceva ‘Cominciamo, signor Gladtvet, ho fretta’.”
Per quanto riguarda il DCP, la fonte, una copia nitrato originale imbibita, è stata digitalizzata nel 2018.

Tina Anckarman, Magnus Rosborn