WEIMAR PROG 4

Prog. 4 Come essere moderni

KIPHO (Film) (DE 1925)
regia/dir: Guido Seeber, Julius Pinschewer. scen, photog, mont/ed: Guido Seeber. prod: Werbefilm GmbH, Julius Pinschewer. sponsors: Berliner Messe-Amt, Kino-und Photo-Ausstellung Berlin 1925 (Kipho). uscita/rel: 25.09.1925. copia/copy: 35mm, 109 m., 4′ (24 fps); did./titles: GER. fonte/source: Deutsche Kinemathek, Berlin.
Questo film di Guido Seeber è rimasto negli annali del cinema d’avanguardia, spesso con il semplice titolo di Film, per l’alto grado di sperimentazione formale e per la sua qualità di precoce esempio di riutilizzo di riprese di repertorio. Seeber, però, che qui impiega tecniche che andava perfezionando da tempo (tra l’altro nei suoi famosi film doppelgänger degli anni Dieci), era più un tecnico che un creatore di arte cinematografica, e realizzò questo film come ampia pubblicità di un’esposizione commerciale dell’industria cinematografica tedesca: la “Kipho” (Kino- und Photoausstellung) del 1925.
L’esposizione, che voleva presentare l’industria cinematografica nazionale della Germania in un momento di crescenti difficoltà finanziarie, era all’epoca la più grande del genere: comprendeva gli stand di tutte le maggiori case di produzione (Ufa, Ernemann, ecc.), spettacolari modelli come il gigantesco drago usato in Die Nibelungen di Fritz Lang (1924), una sala da 4.000 posti in cui si avvicendavano le proiezioni dei più celebri film tedeschi, e infine una mostra storica sul cinema dal 1895 in poi, curata dallo stesso Seeber.
Per molti versi, il film Kipho assolve la sua funzione di pubblicità della mostra, illustrando tutte le tecnologie che vi erano esposte (dalle cineprese alle strutture per asciugare le pellicole, alle apparecchiature per le copie). Tutti i film tedeschi qui citati (Das Cabinet des Dr. Caligari, Der letzte Mann, Wege zu Kraft und Schönheit, eccetera) sono probabilmente gli stessi proiettati nell’enorme sala dell’esposizione. Kipho, tuttavia, tratta il medium cinematografico con un umorismo e una capacità di autoriflessione che meritano un posto nella storia delle avanguardie accanto a classici come A Movie di Bruce Connor (1958): per esempio, Seeber muta di segno, grazie al montaggio, la terrificante esibizione del sonnambulo in Caligari, trasformandola in uno scherzoso richiamo da fiera che invita il pubblico a visitare l’esposizione Kipho.

Michael Cowan

ZWISCHEN MARS UND ERDE [Fra Marte e la Terra] (DE 1925)

regia/dir, scen: F. Möhl. photog: Gustav Weiss. anim: Rudolf Pfenniger. prod: Emelka-Kulturfilm GmbH. sponsor: Deutsche Verkehrsausstellung München 1925. v.c./censor date: 30.04.1925. copia/copy: 35mm, 240 m., 11’40” (18 fps); did./titles: GER?. fonte/source: Bundesarchiv-Filmarchiv, Berlin.
Questo film fu realizzato dalla casa cinematografica di Monaco Emelka come pubblicità per la prima mostra dei trasporti (Verkehrsausstellung) organizzata in Germania, che si svolse a Monaco dal giugno all’ottobre 1925 e attrasse più di tre milioni di visitatori. La mostra comprendeva sezioni sulle tecnologie navali, i trasporti ferroviari, l’aviazione, le costruzioni stradali e le automobili, le attrezzature da autorimessa e il servizio postale tedesco. C’era anche un parco dei divertimenti con un teatro di marionette, una ferrovia in miniatura che trasportava i visitatori all’interno della mostra e — elemento importante per il nostro film — una torre radio per le dimostrazioni della nuova tecnologia delle trasmissioni senza fili.
Il regista del film F. Möhl è una figura assai poco conosciuta, ma della sua troupe faceva parte il giovane animatore Rudolf Pfenninger, che nel 1932 avrebbe realizzato per la Emelka il famoso esperimento Tönende Handschrift (Scrittura sonora), utilizzando una colonna sonora disegnata a mano. Questo film, una delle molte pubblicità della mostra che venivano proiettate nei “programmi preliminari” dei cinema (si veda anche Kipho), racconta le comiche avventure di un marziano che arriva a Monaco.

Michael Cowan

DIE FRANKFURTER KÜCHE
[La cucina di Francoforte] (DE 1927)

regia/dir: Paul Wolff. prod: Paul Wolff, Humboldt-Film GmbH. v.c./censor date: 28.01.1927. copia/copy: DCP, 8′; did./titles: GER. fonte/source: DFF – Deutsches Filminstitut & Filmmuseum, Frankfurt.
Questo film sulla progettazione delle cucine fa parte di una serie di cortometraggi promozionali realizzati dal direttore della fotografia Paul Wolff nel 1927-28, prima del congresso internazionale di architettura moderna (CIAM) che ebbe luogo a Francoforte sul Meno nel 1929, e nel cui ambito si svolsero varie dimostrazioni dedicate all’edilizia popolare. Gli altri titoli comprendevano Die Frankfurter Kleinstwohnung (Piccolo alloggio a Francoforte), Neues Bauen in Frankfurt am Main (Nuovi metodi di costruzione a Francoforte sul Meno) e Die Häuserfabrik der Stadt Frankfurt (La fabbrica delle case della città di Francoforte). Tutti i film furono prodotti dalla Humboldtfilm GmbH, una casa di produzione di Kulturfilm che verso la fine degli anni Venti finanziò diversi film dedicati all’architettura, molti dei quali in collaborazione con Walter Gropius e il Bauhaus (per esempio la serie in quattro parti Wie wohnen wir gesund und wirtschaftlich / Come vivere in maniera sana ed economica).
Die Frankfurter Küche, da parte sua, presenta la cosiddetta “Cucina di Francoforte” considerata ancor oggi un fondamentale precursore del moderno design delle cucine. Concepita nel 1926 dall’architetto Margarete Schütte-Lihotzky per il progetto abitativo “Nuova Francoforte”, fu apprezzata per il basso costo, l’elevata efficienza, il design igienico e la riproducibilità di massa. Il film di Wolff dimostra tali qualità mettendo a confronto donne all’opera nelle “vecchie” e nelle “nuove” cucine, e utilizzando diagrammi animati che illustrano, secondo criteri tayloristici, l’efficienza del lavoro nella nuova cucina.

Michael Cowan

DER RUNDFUNK AUF DEM LANDE [La radio in campagna] (DE 1928)
regia/dir, anim: Svend Noldan. prod: Pinschewer-Film AG. v.c./censor date: 31.10.1928. copia/copy: DCP, 5’31”; did./titles: GER. fonte/source: Deutsche Kinemathek, Berlin.
Der Rundfunk auf dem Lande è un ampio filmato pubblicitario realizzato nel 1928 dall’animatore Svend Noldan per l’azienda di Julius Pinschewer, Pinschewer AG. Valendosi delle tipiche caricature animate dell’epoca, il film illustra i diversi usi immaginati per la radio negli ambienti rurali. Noldan era uno dei numerosi specialisti di “film di trucchi” attivi sulla scena del Kulturfilm negli anni Venti. Fu anche assistente di Hans Richter nella realizzazione di Rhythmus 21, e in seguito avrebbe collaborato a vari film di propaganda durante il regime nazionalsocialista, tra cui Blut und Boden. Grundlagen zum neuen Reich (Sangue e suolo. Le basi del nuovo Reich, 1933) di Walter Ruttmann.

Michael Cowan

UNSICHTBARE KRÄFTE [Forze invisibili] (DE 1928)
regia/dir: ?. prod: Naturfilm Hubert Schonger. copia/copy: DCP, 12’09”, col. (da/from 35mm nitr. pos., 264 m., 20 fps, imbibito/tinted); did./titles: GER. fonte/source: DFF – Deutsches Filminstitut & Filmmuseum, Frankfurt.
Questo Kulturfilm del 1928 è il prototipo di una serie intitolata Unsichtbare Kräfte (Forze invisibili), che a quanto risulta è andata completamente perduta a eccezione del primo episodio. La casa di produzione Naturfilm di Hubert Schonger combinò le sequenze di trucchi con riprese live-action per creare un film ibrido, con caratteristiche didattiche, informative e pubblicitarie. Il risultato irradia una fede illimitata nel progresso tecnologico e celebra le tecnologie che hanno reso possibile costruire centrali elettriche industriali avanzatissime, linee elettriche terrestri e stazioni di trasformazione: tutto questo grazie alla dinamo (il generatore elettrico) inventata da Werner von Siemens.
Alla luce dei timori suscitati oggi dal riscaldamento globale, e delle accese controversie su temi quali le quote di emissione, gli obiettivi climatici e la sostenibilità, quest’orgogliosa descrizione dei metodi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica appare ormai sorpassata. A quell’epoca, però, questo messaggio era destinato genericamente all’intero pubblico degli spettatori cinematografici, dal momento che gli esercenti erano ansiosi di assicurarsi gli incentivi offerti, tramite una riduzione della tassa sugli spettacoli di intrattenimento, a chi proiettava un programma secondario (Beiprogramm) didattico. Naturalmente, nel piano di distribuzione di Schonger rientravano anche mercati collaterali come quello del settore didattico.
Il film illustra, con l’esempio di Berlino, le sfide logistiche poste dalla produzione e dall’approvvigionamento di energia elettrica per una metropoli. Segue l’intero percorso, dalle miniere di carbone alle grandi centrali elettriche “Großkraftwerk Klingenberg” e “Fernkraftwerk Golpa – Tschornewitz”, e da queste, attraverso stazioni di trasformazione, linee ad alta tensione, nodi di distribuzione e nuovi cavi sotterranei, fino alle prese da 220V nelle abitazioni private degli utenti.
Le eccellenti riprese di un ignoto cineoperatore registrano straordinarie immagini di modernità, impianti industriali e paesaggi urbani. Il film culmina con una sequenza di montaggio in cui appaiono le insegne pubblicitarie luminose di Berlino, imbibite in blu per indicare il buio della notte. In tutte le altre inquadrature viene impiegata un’imbibizione di un pallido color lavanda (una “imbibizione tecnica” comune verso la fine degli anni Venti, usata per rendere meno visibili i graffi).
Nel corso della digitalizzazione, effettuata nel 2018, è stato ripristinato il montaggio originale del film. La sequenza notturna, che nella copia nitrato del DFF era stata collocata in un altro punto, è stata rimontata nella posizione corretta proprio alla fine del film, insieme alla vicina didascalia conclusiva, che annuncia ulteriori episodi della serie, da proiettarsi “in questa sala”.

Anke Mebold

DER VERKANNTE SCHATTEN [L’ombra misconosciuta] (DE 1928/29)
regia/dir: Hans Fischerkösen. prod: Werbe-Kunst-Film AG. sponsor: Elektro-Gemeinschaft. copia/copy: DCP, 4’10” (da/from 35mm nitr. pos., 82 m., 20 fps); did./titles: GER. fonte/source: DFF – Deutsches Filminstitut & Filmmuseum, Frankfurt.
Questo cortometraggio d’animazione, recentemente scoperto nei fondi d’archivio del DFF, fu realizzato da un pionieristico ideatore della pubblicità cinematografica, Hans Fischerkösen. Promuove il miglioramento dell’illuminazione domestica, e comunica tale messaggio con disegni lineari rafforzati da didascalie in rima. Il film venne sponsorizzato dai membri di un’associazione denominata Elektro-Gemeinschaft (Comunità elettrica), probabilmente un’organizzazione collettiva di elettricisti, ingegneri o commercianti di articoli per l’illuminazione domestica e impianti elettrici. Il loro filmato promozionale sembra inserirsi in un’iniziativa estesa a vari media, in cui spiccava un opuscolo a stampa intitolato “Gutes Licht gehört zum Haushalt. Die Haushalt-Lichtwerbung” (“In casa un’illuminazione adeguata è essenziale. Promozione dell’illuminazione domestica”), pubblicato dalla Zentrale für Lichtwerbung di Berlino.
La festa di compleanno in casa Meier si interrompe a causa di un piccolo incidente verificatosi nelle oscure profondità della cucina, ma per fortuna arriva in soccorso la vicina famiglia Schulze. Come nella trama di un poliziesco, si avvia un confronto tra la cucina dei Meier e quella degli Schulze: ai rischi di un’illuminazione fioca si contrappongono l’efficienza e la produttività di una cucina moderna. Gli Schulze esibiscono orgogliosi la loro avanzatissima cucina splendidamente illuminata, e i Meier si convincono: meno giochi d’ombre, meno porcellane in frantumi, e soprattutto un carico di lavoro ridotto alla metà!
Un filo sottile di umorismo percorre seminascosto i film di Fischerkösen. Qui il suo ironico punto di vista sul problema di “come essere moderni” sembra suggerire un nesso tra illuminazione della cucina e corpulenza maschile: una cucina efficiente e adeguatamente illuminata significa un marito bene in carne e a suo agio! La pubblicità si conclude rivolgendosi direttamente agli spettatori e invitandoli a consultare i membri della Elektro-Gemeinschaft.

Anke Mebold

LUSTIGE HYGIENE 2 [Igiene comica 2] (DE 1926-1927)

regia/dir: ?. anim: ?. scen: Curt Thomalla. prod: Opel-Film GmbH. sponsor: Reichsausschuß für hygienische Volksbildung. v.c./censor date: 01.03.1927. copia/copy: 35mm, 99 m., 4’48” (18 fps); did./titles: GER. fonte/source: Bundesarchiv-Filmarchiv, Berlin.

LUSTIGE HYGIENE 7 [Igiene comica 7] (DE 1930)

regia/dir: ?.  anim: ?. scen: Curt Thomalla. prod: Excentric-Film Zorn, Tiller GmbH. sponsor: Reichsausschuß für hygienische Volksbildung. v.c./censor date: 12.06.1930. copia/copy: 35mm, 145 m., 7′ (18 fps); did./titles: GER. fonte/source: Bundesarchiv-Filmarchiv, Berlin
Nell’ultimo scorcio degli anni Venti, il Reichsausschuß für hygienische Volksbildung (Commissione nazionale per l’educazione igienica popolare) commissionò numerosi film miranti a promuovere tra la cittadinanza l’igiene e la salute personale. “Igiene comica” fu il titolo scelto per una serie di dieci cortometraggi umoristici prodotti dalla Opel-Film e dalla Excentric-Film (entrambe specializzate in film destinati ai servizi pubblici), che tra il 1926 e il 1930 furono proiettati nei cinema tedeschi (e probabilmente anche nelle strutture di carattere educativo). Parecchi episodi della serie sono conservati oggi al Bundesarchiv.
I film narrano le avventure del personaggio animato Leberecht Klug (“Vivi bene Intelligente”) e del suo compagno Sanitätsrat Weise (“Consigliere medico Saggio”), che offrono lo spunto per lezioni di igiene personale. Per il nostro programma abbiano scelto due episodi: il primo riguarda il trattamento del raffreddore, e il secondo spiega agli spettatori come evitare il contagio.
Le sceneggiature di Lustige Hygiene sono opera di Curt Thomalla (1890-1939), un neurologo che aveva sviluppato l’archivio cinematografico medico dell’Ufa nei primi anni di attività dello studio e nel corso degli anni Venti collaborò a numerosi Kulturfilm, tra cui Der Steinach-Film (1922), Die Biene Maja und ihre Abenteuer (Le avventure dell’ape Maia, 1925), Falsche Scham (Falsa vergogna, 1926), e Das Erwachen des Weibes (Il risveglio della donna, 1927). Gli animatori di Lustige Hygiene sono ignoti, ma la serie è un esempio di una delle più popolari tecniche d’animazione, impiegata in molti film pubblicitari alla fine degli anni Venti: il cosiddetto “Kombinationsverfahren” (processo di combinazione), in cui figure animate sono composte su uno sfondo ripreso dal vivo. I film utilizzano anche altre tecniche tipiche della cinematografia scientifica popolare, come le immagini microscopiche. Inoltre, come ha osservato Anja Laukötter (ricercatrice al Max Planck Institute for Human Development) costituiscono un esempio del frequente ricorso all’animazione nei film di carattere medico per visualizzare fenomeni altrimenti invisibili (perché impossibili da filmare in live-action) o irrappresentabili (perché avrebbero messo a disagio il pubblico).

Michael Cowan

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