AL DIRETTORE JAY WEISSBERG VA IL TITOLO DI “EROE” DEL CINEMA MUTO
Il 2020 non è stato un anno come gli altri. Vale anche per i festival cinematografici, che hanno dovuto adattarsi via via alla situazione e alle regole sanitarie decidendo per l’annullamento o per lo svolgimento in presenza, on line o in forma mista. In un simile contesto, assume un significato speciale il sondaggio che Silent London, il seguitissimo blog della giornalista inglese Pamela Hutchinson (collaboratrice di testate quali The Guardian e Sight and Sound), rivolge annualmente al mondo degli studiosi e degli amanti del cinema muto.
È di ieri l’annuncio dei vincitori dell’edizione 2020, che ha inteso celebrare “coloro che hanno mantenuto viva la cultura del cinema muto nel mezzo di una pandemia globale”. I votanti, più numerosi che mai, hanno eletto le Giornate del Cinema Muto miglior festival di cinema muto on line del 2020 e il direttore Jay Weissberg nientemeno che “Silent Film Hero”, eroe del cinema muto.
Per quanto riguarda i singoli film, Penrod and Sam (1923) di William Beaudine, proposto alle Giornate dall’americana Library of Congress e accompagnato musicalmente da Stephen Horne, è stato giudicato la scoperta dell’anno e la migliore presentazione in streaming di un film muto. Un altro riconoscimento, quale miglior restauro, è andato ad Abwege (1928) di G.W. Pabst, restaurato dal Filmmuseum di Monaco e presentato on line con l’accompagnamento al pianoforte del musicista pordenonese, che da anni vive in Australia, Mauro Colombis. Apprezzamenti sono stati espressi anche per altri titoli, fra cui il film danese Ballettens Datter (1913) di Holger-Madsen, con la ballerina Rita Sacchetto, la cui immagine ha rappresentato l’edizione 2020 delle Giornate.
I risultati del sondaggio con i vincitori di tutte le sezioni sono consultabili su Silent London, a questo link:
https://silentlondon.co.uk/2021/01/26/the-silent-london-poll-of-2020-and-the-winners-are/
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