DALLA VILLA REALE DI RJEKA (MONTENEGRO) [From the Royal Villa at Rjeka (Montenegro)] (IT 1912)
Regia di Luca Comerio
Nel mondo reale il Montenegro era l’avatar per eccellenza della Ruritania: le dimensioni minuscole, il territorio inaccessibile e il bellicoso carattere dei nativi ne facevano l’ambientazione ideale per innumerevoli voli di fantasia. Politici, romanzieri e scrittori di viaggi amavano ricoprire di una patina orientaleggiante questo paese, che divenne uno Stato indipendente pienamente riconosciuto nel 1878 e il cui principe regnante, Nicola Petrović-Njegoš (1841-1921), era il rappresentante ideale di un paese siffatto: pittoresco nell’onnipresente costume nazionale, generalmente armato e niente affatto regale. Soprannominato “il suocero d’Europa” poiché aveva maritato cinque delle nove figlie in famiglie reali o nobiliari, Nicola, che nel 1910 assunse il titolo di re del Montenegro, era un uomo che sapeva assai bene come costruire la propria immagine.
“Sollevò il suo piccolo principato da una barbarica anarchia per portarlo al rango di uno Stato moderno”, scrisse Alexander Roda Roda (Neue Freie Presse [Vienna], 06.03.1921). “Se tu, uno straniero, ti registravi al Royal Hotel della sua capitale, dieci minuti dopo egli già sapeva il tuo nome. Se non riuscivi a trovare un francobollo all’ufficio postale, lo prendeva lui per te.” Nicola scrisse poesie, inni patriottici e un lavoro teatrale, Balkanska carica, da cui nel 1891 il compositore italiano Dionisio de Sarno San Giorgio trasse un’opera; nel 1913 fu pubblicato in inglese con il titolo The Empress of the Balkans: potrebbe esserci qualcosa di più ruritano? Come osservò Edith Durham, “Egli fu il precursore medievale del cinema: un mezzo grazie al quale diffondere la propaganda col minimo sforzo mentale da parte del pubblico.” (The Contemporary Review, 1.01.1921).
Il titolo Dalla villa reale di Rjeka (Montenegro) è fuorviante, poiché è stato attribuito a un film composito, formato da riprese girate nel 1910 durante l’incoronazione di re Nicola a Cettigne, che poi, con un balzo in avanti di due anni, ci trasporta alla capitale invernale di Rijeka Crnojevića (ora ridotta a una località sperduta e cadente) durante la prima guerra balcanica. Ammiriamo dapprima un animato corteo di familiari e dignitari che offre un modello perfetto per ogni tipo di abbigliamento ruritano: la regina d’Italia, Elena, al braccio di suo padre, seguita da re Vittorio Emanuele III che accompagna la suocera, la regina Milena. Viene poi il principe ereditario Alessandro di Serbia che accompagna la zia, principessa Anna di Battenberg, seguito da una nutrita schiera di altri personaggi tra cui le granduchesse Milica e Anastasia, che introdussero Rasputin nel circolo dei Romanov. Si passa poi al 1912, quando il principe ereditario Danilo – che nel 1927, com’è noto, fece causa alla M-G-M affermando che The Merry Widow aveva danneggiato la sua immagine – e sua sorella Xenia, principessa dalla mentalità fiera e indipendente, ispezionano le automobili da impiegare per il trasporto dei soldati feriti. Compare anche il principe Pietro, l’unico figlio di Nicola che sposò una persona non appartenente all’aristocrazia.
Jay Weissberg

DALLA VILLA REALE DI RJEKA (MONTENEGRO) [From the Royal Villa at Rjeka (Montenegro)] (IT 1912)
regia/dir, prod: Luca Comerio.
riprese/filmed: 1910, 1912.
copia/copy: DCP, 6′, col.; did./titles: ITA.
fonte/source: Cineteca di Bologna.