HIS ROYAL SLYNESS

HIS ROYAL SLYNESS (US 1920)
Regia di Hal E. Roach

Charles Morrow, in “It’s Good to be the King. Hollywood’s Mythical Monarchies, Troubled Republics, and Crazy Kingdoms” (A Companion to Film Comedy, a cura di Andrew Horton e Joanna E. Rapf, 2012), spiega in poche parole perché i comici americani trovassero i soggetti sulla Ruritania così adatti alla parodia: “le ambientazioni immaginarie davano loro la libertà di metterle alla berlina senza alcun timore di offendere i sentimenti nazionalisti – o di compromettere gli incassi al botteghino – di nessun mercato estero”. Morrow avrebbe potuto aggiungere che l’onnipresenza del tema lo rendeva anche un facile bersaglio, specialmente nell’America repubblicana, dove le monarchie non dovrebbero essere prese sul serio (ma lo sono troppo spesso).
His Royal Slyness di Hal Roach è ambientato nel “piccolo Regno di Thermosa, vicino all’isola di Roquefort e alla costa del Razzamatazz”. Il principe di Razzamatazz è inviato negli Stati Uniti per farsi un’educazione, ma è attratto dalla femme fatale Verona Vermuth ed è perciò recalcitrante all’idea di tornare a casa, dove la principessa Florelle di Thermosa deve scegliere se sposare lui oppure il principe di Roquefort. Spunta nel frattempo un sosia (è ovvio) nei panni di un venditore ambulante di libri – interpretato da Gaylord Lloyd, fratello del più celebre Harold – e la somiglianza è così perfetta che il principe manda il libraio a Thermosa in sua vece con la seguente battuta: “Non ti piacerebbe avere un lavoro fisso come principe… e sposare una vera principessa?” Ma il regno versa in cattive acque – la nobiltà è dissoluta, i contadini sono in rivolta, e il libraio si ritrova coinvolto in un’insurrezione bolscevica. I costumi di corte sono un assurdo miscuglio di stili Tudor, edoardiano e ruritaniano, mentre i rivoluzionari sono abbigliati come avrebbero potuto esserlo le loro controparti russe nello stesso anno.
His Royal Slyness è il quarto film nella nuova serie di cortometraggi con Harold Lloyd, pubblicizzati nella stampa dell’epoca come “le comiche da 100.000 dollari” in virtù del loro presunto budget (naturalmente era un’esagerazione). Le riprese devono essere state effettuate non più tardi di metà agosto 1919, poiché il film fu completato prima del terribile incidente del 24 agosto in cui l’attore perdette il pollice e l’indice della mano destra. Le recensioni furono per lo più entusiastiche: Variety (13.02.1920) definì il film “di gran lunga la migliore comica mai realizzata da Lloyd, tale da suscitare genuine, viscerali e irrefrenabili risate”; il critico del New York Times (09.05.1920), riferendosi a diversi titoli della serie, scrisse che “si è riso molto di più, e molto meglio, a Broadway di quanto non sarebbe mai accaduto altrimenti. Perché sono film divertenti”. Qualche esitazione fu espressa solo da Photoplay (aprile 1920): “Un’altra storia di regni immaginari… santo cielo, quando mai la finiranno?”

Jay Weissberg

HIS ROYAL SLYNESS (US 1920)
regia/dir: Hal E. Roach.
titles: H. M. [Harley Marquis] Walker.
asst dir: Alfred J. Goulding.
photog: Walter Lundin.
cast: Harold Lloyd (The American boy), Mildred Davis (principessa/Princess Florelle), Harry Pollard (principe di/Prince of Roquefort), Gus Leonard (re/King Louis XIVIIX&), Noah Young (conte/Count Nichola Throwe), [Marie Mosquini (Verona Vermuth), Gaylord Lloyd (Prince of Razzamatazz), Helen Gilmore (regina di/Queen of Thermosa), Hazel Powell (domestica di Verona/Verona’s maid), Joseph Hazelton (cameriere di Roquefort/Roquefort’s valet), Marie Benson, Hal Berg, Sammy Brooks, William Gillespie, Max Hamburger, Estelle Harrison, Wally Howe, Mark Jones, Dee Lampton, Fred C. Newmeyer, John M. O’Brien, Robert Emmett O’Connor, Charles Stevenson].
prod: Hal E. Roach, Rolin Film Company.
dist: Pathé Exchange.
uscita/rel: 8.02.1920.
copia/copy: DCP, 23’12”; did./titles: ENG??.
fonte/source: Lobster Films, Paris.

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