Prog. 3: La “politica etica” / The “Ethical Policy”

Prog. 3: La “politica etica”

HET BATIK [Il batik/Batik] (NL, 1912-1913/1923)
regia/dir, photog: J.C. Lamster. prod: Koloniaal Instituut. copia/copy: 35mm, 286 m., 13′ (18 fps), b&w, imbibito e virato/tinted & toned; did./titles: NLD. fonte/source: Eye Filmmuseum, Amsterdam.

Verso la fine del XIX secolo la popolazione di Giava era più povera e numerosa che mai. I salari erano diminuiti e il protrarsi delle guerre nella regione di Aceh aveva inasprito la tassazione; varie province erano flagellate dalla carestia. Dopo decenni, il governo olandese reagì finalmente alle persistenti critiche di disinteresse nei confronti delle popolazioni indigene. Agli inizi del Novecento furono gradualmente introdotte varie misure, definite collettivamente “politica etica”, volte a migliorarne il benessere materiale e non materiale. Una di queste misure intendeva incoraggiare le industrie indigene, associandovi nuovi strumenti di credito. Per quanto riguarda il batik (la tintura a mano delle stoffe con l’impiego della cera), l’intento era quello di tagliare fuori gli imprenditori e i finanziatori cinesi che erano riusciti a controllare quest’attività manifatturiera, degradando ed europeizzando un prodotto caratteristico delle regioni centrale e orientali di Giava.

Nico de Klerk

 

BLINDENINSTITUUT EN OOGLIJDERSGASTHUIS TE BANDOENG [L’istituto per i ciechi e la clinica oculistica di Bandung / Institute for the Blind and Eye Clinic, Bandung] (NL, 1912/[1918])
regia/dir, photog: J.C. Lamster. prod: Koloniaal Instituut. copia/copy: 35mm, 138 m., 7′ (18 fps), b&w, imbibito/tinted; did./titles: NLD. fonte/source: Eye Filmmuseum, Amsterdam.

La fondazione di quest’Istituto per i ciechi con annessa clinica oculistica fu resa possibile nel 1908 da una donazione della regina olandese Guglielmina in seguito a un’intensa attività di lobbying del direttore dell’Istituto, l’oftalmologo C.H.A. Westhoff. Furono le prime e uniche istituzioni del genere nei possedimenti coloniali. La prima parte del film è un chiaro esempio di riprese in esterni di attività che di solito si svolgevano all’interno – una modalità aborrita da chi aveva commissionato il film. È tuttavia eccezionale l’unica scena in interni, che ci mostra un’operazione di chirurgia oculistica. Era ovviamente impossibile spostarla all’aperto, ma ci si chiede se anch’essa fosse stata concordata facendo eseguire l’operazione presso una finestra illuminata dal sole.

Nico de Klerk

 

MEISJESSCHOOL BANDOENG (KAOETAMAÄN ISTRI) [Scuola femminile a Bandung (Kautamaän Istri) / Girls’ School, Bandung (Kautamaän Istri)] (NL, 1912-1913/1923)
regia/dir, photog: J.C. Lamster. prod: Koloniaal Instituut. copia/copy: Digi 2893-4 / KoP 1128312, 66 m., 3′ (25 fps), b&w, imbibito/tinted; did./titles: NLD. fonte/source: Eye Filmmuseum, Amsterdam.

Aletta Jacobs (1854-1929), la prima donna a laurearsi in medicina nei Paesi Bassi, visitò le Indie orientali olandesi nel 1913 (in parte per propagandare i diritti delle donne, di cui era una portavoce riconosciuta a livello internazionale). In una lettera illustrò le attività cui aveva assistito in una scuola per ragazze indigene. Come se fosse stata presente durante le riprese del film, descrive lezioni di cucito, bucato, cucina e stiratura. Menziona però anche un compito di aritmetica pratica dedicato ad acquisti, pagamenti e calcolo del resto: una scena che probabilmente non fu mai filmata in quanto non si prestava facilmente allo stile da tableau vivant del film. Forse inconsapevolmente, il film è un modesto omaggio a Raden Adjeng Kartini (1879-1904), l’aristocratica giavanese che si batté per i diritti delle donne e l’istruzione delle ragazze indigene e che figura oggi tra le eroine nazionali indonesiane.

Nico de Klerk


INLANDSCHE VEEARTSENSCHOOL TE BUITENZORG
[Scuola veterinaria per studenti indigeni a Buitenzorg / Veterinary School for Indigenous Students at Buitenzorg] (NL, 1912-1913/1923)
regia/dir, photog: J.C. Lamster. prod: Koloniaal Instituut. copia/copy: 35mm, 134 m., 7′ (18 fps), imbibito/tinted; did./titles: NLD. fonte/source: Eye Filmmuseum, Amsterdam.

L’intervento del governo coloniale nel settore dell’allevamento mirava a migliorare la qualità del bestiame,  “drasticamente deteriorata a causa della trascuratezza” (da parte della popolazione indigena, s’intende). Il governo stimolò molte nuove iniziative, tra cui aziende di allevamento, un servizio ispettivo, il controllo delle malattie, mostre di bestiame e attività di ricerca. L’ospedale veterinario didattico di Buitenzorg (l’odierna Bogor) divenne il centro di ricerca. Il film presenta la scuola come un modello della politica etica, in cui “giovani di ogni nazionalità” sono istruiti da chirurghi veterinari europei. Assistiamo anche a una spettacolare operazione alla trachea su un cavallo.

Nico de Klerk

 

GOURVERN. PROEFRIJSTBEDRIJF ‘SELATDJARAN’ PALEMBANG [L’impresa governativa sperimentale per la produzione del riso “Selatdjaran”, Palembang / The Government’s Experimental Rice Company ‘Selatdjaran’, Palembang] (NL, [1922])
regia/dir: ?. prod: Charls en Van Es & Co. copia/copy: 35mm, 175 m., 8′ (18 fps); did./titles: NLD. fonte/source: Eye Filmmuseum, Amsterdam.

L’impresa governativa Selatdjaran operò tra il 1920 e il 1923 e fu liquidata nel 1924. Questo film promozionale mostra la tecnologia agricola in azione: chiuse per l’irrigazione, macchinari, rotazione delle colture. Tardo esempio di come si poteva interpretare la promozione della politica etica, intreccia preoccupazioni sociali e interessi economici, ma sono questi ultimi a prevalere nettamente. All’epoca la produzione di riso non era sufficiente a sfamare la popolazione delle Indie olandesi, e di conseguenza l’importazione era indispensabile. La Selatdjaran venne istituita allo scopo di verificare se nei possedimenti la coltivazione meccanizzata di riso potesse risultare competitiva grazie alle innovazioni sviluppate da quest’azienda sperimentale, ma nel 1923 si giunse alla conclusione che tale obiettivo era economicamente impraticabile.

Nico de Klerk

 

KOLONISATIE VAN JAVANEN OP EENE DELISCHE TABAKSONDERNEMING [Insediamento di lavoratori giavanesi in una piantagione di tabacco di Deli / Settling Javanese workers on a Deli Tobacco Plantation] (NL, [1920])
regia/dir: L. Ph. de Bussy. prod: Koloniaal Instituut. copia/copy: 35mm, 140 m., 7′ (18 fps); did./titles: NLD. fonte/source: Eye Filmmuseum, Amsterdam.

Le persistenti critiche nei confronti dell’oppressivo sistema dei coolie in vigore lungo la costa orientale di Sumatra costrinse il governo coloniale a indagare sulle denunce di maltrattamenti sistematici. La relazione Rhemrev (1904), che prese nome dal pubblico ministero incaricato dell’indagine, confermò gli eccessi. Allarmati, il governo nazionale e quello coloniale ne impedirono la pubblicazione. Ma il mutato atteggiamento dell’opinione pubblica, dovuto a notizie trapelate sulla stampa nel momento in cui si stava gradualmente introducendo la “politica etica”, produsse alcuni miglioramenti, e persino l’occasionale condanna di qualche aguzzino. Il sistema dei coolie rimase però intatto fino al 1931, quando gli interessi economici furono minacciati dal rifiuto degli Stati Uniti di importare il famoso tabacco di Sumatra, coltivato in queste condizioni. Il miglioramento delle condizioni abitative illustrato in questo film, pur limitato a interventi scarsi e sporadici, dimostra come la relazione Rhemrev abbia fatto sentire il suo impatto soprattutto sulle pubbliche relazioni.

Nico de Klerk

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