SVEČANOSTI PRILIKOM PREDAJE STARIH I PRIJEMA NOVIH ZASTAVA NA BANJICI 9. JULA [Cerimonie a Banjica: il passaggio dalle vecchie alle nuove bandiere, 9 luglio / Ceremonies at Banjica: The Transfer of Old Flags to New, 9 July] (Serbia, 1911, 1912)
Regia di Louis de Béery
Questo film, che mostra un’elaborata cerimonia militare concepita per instaurare un nesso tra la dinastia dei Karadjordjevic, le guerre serbo-ottomane e l’indipendenza della nazione, è un documento importante per la storia serba ma anche una testimonianza preziosa sulle produzioni cinematografiche dell’epoca; vediamo infatti al lavoro gli operatori e il produttore della pellicola, Svetozar Botorić. In una prospettiva ruritana, tuttavia, lo abbiamo incluso per attirare l’attenzione su re Pietro I (1844-1921), un monarca che palesemente utilizzava il cinema come strumento per legittimare la sua permanenza sul trono.
Per gran parte del XIX secolo la Serbia era stata retta dalla dinastia degli Obrenović, dapprima nominalmente nell’ambito dell’impero ottomano e poi con il titolo di re dopo la piena indipendenza del paese, raggiunta nel 1878. Ma l’11 giugno 1903 re Alessandro I Obrenović e sua moglie, l’odiata regina Draga, caddero vittime di un colpo di stato organizzato da ufficiali dell’esercito che si introdussero nel palazzo a notte fonda e inseguirono la coppia reale fino a una stanza segreta, dove i due coniugi furono scoperti e abbattuti a colpi d’arma da fuoco; i loro corpi nudi e mutilati furono poi gettati dalle finestre. Il brutale delitto sconvolse il mondo e relegò la Serbia – insieme al nuovo re Pietro I Karadjordjevic – nella condizione di paria. La Pathé riprese la vicenda nello stesso anno con il film Assassinat de la famille royale de Serbie (presumibilmente perduto), diretto da Lucien Noguet; nel 1905 Theodore Kremer ne trasse il lavoro teatrale Queen of the Convicts or, From Farmhouse to Throne. In seguito innumerevoli racconti e film ruritani sfruttarono queste cupe immagini: ne troviamo variazioni in Three Weeks e Hans Kungl. Höghet shinglar.
Quale membro più anziano della dinastia rivale, Pietro era vissuto in esilio e aveva ricevuto un’istruzione liberale a Ginevra e Parigi. Tradusse in serbo On Liberty di John Stuart Mill, combatté nella guerra franco-prussiana e contro gli ottomani e infine si trasferì in Montenegro, ove sposò la principessa Zorka, figlia maggiore di Nicola, allora principe di quel paese. In che misura egli fosse coinvolto nell’assassinio del rivale è ancora oggetto di discussione, ma la sua incoronazione fu ampiamente boicottata dalle potenze mondiali e solo i successi che ottenne nel corso delle guerre balcaniche e – punto cruciale – della prima guerra mondiale spostarono decisamente le simpatie internazionali a suo favore. Si consiglia agli interessati di consultare il numero speciale di La Renaissance intitolato “L’Hommage à la Serbie” (22.01.1916), in cui una schiera di eminenti personaggi, da Raymond Poincaré a Robert de Montesquiou e Paul Signac, celebra i risultati ottenuti da Pietro.
Jay Weissberg
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SVEČANOSTI PRILIKOM PREDAJE STARIH I PRIJEMA NOVIH ZASTAVA NA BANJICI 9. JULA [Cerimonie a Banjica: il passaggio dalle vecchie alle nuove bandiere, 9 luglio / Ceremonies at Banjica: The Transfer of Old Flags to New, 9 July] (Serbia, 1911, 1912)
regia/dir: Louis de Béery.
prod: Svetozar Botorić.
riprese/filmed: 09.07.1911.
uscita/rel: Pt. I, 20.07.1911; Pt. II, 19.03.1912 (Grand Bioskop, Beograd).
copia/copy: DCP, 15’22” (da/from 35mm); did./titles: SRP.
fonte/source: Jugoslovenska kinoteka, Beograd.
Digitalizzazione di materiale nitrato appartenente alla collezione Ignaz Reinthaler del Filmarchiv Austria. / Digitized from nitrate material in the Ignaz Reinthaler Collection, Filmarchiv Austria.