THE HEART OF WETONA

THE HEART OF WETONA (L’amore dei visi pallidi) (US 1919)
Regia di Sidney A. Franklin

Il lavoro teatrale di George Scarborough The Heart of Wetona, prodotto da David Belasco con Lenore Ulrich nel ruolo della protagonista, esordì a Broadway al Lyceum Theatre il 29 febbraio 1916 (in precedenza vi erano state rappresentazioni di prova a Boston, con il titolo Oklahoma). La trama narra la vicenda di una giovane donna che confessa al padre di essere stata sedotta. Egli la costringe allora a sposarsi; lo sposo non è però il seduttore, bensì un altro uomo che l’ama e con il matrimonio intende proteggerla dal padre. Secondo un articolo del corrispondente da New York del giornale londinese The Stage, fu Belasco a trasformare il testo originale di Scarborough in un “dramma indiano” nel quale l’eroina e suo padre sono nativi americani. L’opera ebbe un’accoglienza positiva e fu rappresentata 95 volte nel resto della stagione 1915-16. Per la stagione seguente Belasco aveva previsto una tournée con il cast originale, ma alcuni dei membri più indispensabili della compagnia si rifiutarono di partecipare senza un aumento della retribuzione. In quegli anni le tensioni fra attori e impresari teatrali erano sempre più aspre e nel 1919 culminarono nello sciopero dell’Actors’ Equity Association. Belasco rispose alle richieste degli attori cancellando la tournée e non mettendo più in scena l’opera.
Per girare le scene in esterni della versione cinematografica con Norma Talmadge, Joe Schenck scelse la California, che offriva uno scenario più adatto per un soggetto western. Schenck, Norma, il regista Sidney Franklin e gli attori Thomas Meighan e Gladden James partirono per Los Angeles alla fine di settembre del 1918. Si stabilirono al Morosco Studio, dove Constance Talmadge fece molti dei suoi titoli per la Select Pictures. Gli esterni furono realizzati a Idyllwild nelle San Jacinto Mountains. Dalla documentazione d’epoca non è chiaro se lo studio sia servito soltanto da base per le riprese in esterni, oppure se vi siano state realizzate anche scene in interni.
Le riprese in esterni fornirono un abbondante materiale alla stampa specializzata, in parte perché furono effettivamente movimentate, e in parte perché il reparto pubblicità della casa di produzione fu particolarmente attivo, come emerge chiaramente dal ricorrere di frasi analoghe negli articoli compilati sulla base dei comunicati stampa. Le riprese ebbero luogo proprio nel momento culminante dell’epidemia di influenza spagnola del 1918-19. Le più importanti case di produzione bloccarono la realizzazione di film, dal momento che molte sale erano chiuse per timore dell’infezione, ma le pellicole già in lavorazione (categoria nella quale rientrava The Heart of Wetona) furono esonerate dal divieto. La malattia influì però direttamente sulla lavorazione, poiché (secondo una fonte) Sidney Franklin, Thomas Meighan e Gladden James la contrassero tutti, anche se in forma lieve. Invece Dark Cloud (Nuvola Scura), l’attore scelto per interpretare il capo Quannah, non solo prese influenza, ma ne morì il 17 ottobre. Fu così necessario trovare un nuovo attore – non, come si legge in alcuni articoli, “un altro pellerossa”, ma il londinese Fred Huntley – e molte scene dovettero essere rigirate. Vi furono anche incidenti più nella norma, come cadute di cavalli e ferite provocate dai numeri acrobatici. Secondo la stampa le comparse erano tutte “veri” Comanche, e Norma Talmadge fu invitata a una festa di quella tribù, che la proclamò “principessa Comanche” onoraria. Quale credito dare a queste affermazioni? Per procurarsi un cast totalmente formato da Comanche, la produzione avrebbe dovuto farli venire dall’Oklahoma, ma la stampa non accenna a nulla del genere. Pensiamo quindi che le comparse siano state ingaggiate fra i cowboy e gli stuntmen che di solito interpretavano ruoli di indiani nei western girati in California. Molti di costoro erano nativi americani ed è quindi probabile che tra loro vi fossero dei Comanche, ma è difficile pensare che se ne fossero trovati tanti da costituire una sorta di comunità Comanche a Idyllwild.
L’interpretazione di Talmadge nel ruolo di Wetona è un efficace esempio di ciò che lei definiva “caratterizzazione”, ossia una parte in cui incarnava un tipo molto differente dalla sua immagine pubblica. In altri casi questa sua propensione la condusse a interpretare personaggi differenti nello stesso film: persone differenti nei film in cui recita in un duplice ruolo, ma talvolta anche la stessa persona in circostanze radicalmente diverse (Mary Turner prima e dopo aver scontato tre anni di prigione in Within the Law) oppure in momenti diversi all’interno di una storia che si dipana su un lungo arco di tempo (Polly Pearl come cantante di music-hall e infine come barista in The Lady). La trama di The Heart of Wetona non offre occasioni per tali trasformazioni, ma c’è un punto in cui si coglie la sua capacità di entrare e uscire dai personaggi. Quando appare per la prima volta, Wetona indossa una camicetta e pantaloni da equitazione e ha i capelli raccolti: l’aspetto che potrebbe avere la stessa Talmadge se andasse a cavallo. Nella scena seguente indossa invece una giacca con un’elaborata decorazione di perline e ha i capelli acconciati in due trecce, trasformandosi così in una “fanciulla indiana”. Dal punto di vista narrativo questo cambiamento è giustificato dal fatto che Wetona è appena ritornata da un college dell’Est (una spiegazione che rende assurdo, come notarono i critici nel 1919, l’inglese semplificato delle didascalie che riportano le sue battute).

Ben Brewster, Lea Jacobs

THE HEART OF WETONA (L’amore dei visi pallidi) (US 1919)
regia/dir: Sidney A. Franklin.
scen, adapt: Mary Murillo, dalla pièce di/from the play by George Scarborough (1916).
photog: David Abel.
cast: Norma Talmadge (Wetona), Fred Huntley (capo/Chief Quannah), Thomas Meighan (John Hardin), Gladden James (Tony Wells), Fred Turner (pastore/Pastor David Wells), Princess Uwane Yea (Nauma), Charles Edler (Comanche Jack), White Eagle (Nipo), Black Wolf (Passequa), Black Lizard (Eagle).
prod: Joseph M. Schenck, Norma Talmadge Film Corporation.
dist: Select Pictures Corporation.
uscita/rel: 05.01.1919.
copia/copy: 35mm, 87′ (?? ft., [orig. l: 5265 ft.], ?? fps); did./titles: ENG.
fonte/source: George Eastman Museum, Rochester, NY.

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