WITHIN THE LAW

WITHIN THE LAW (L’onestà vittoriosa) (US 1923)
Regia di Frank Lloyd

Il dramma di Bayard Veiller esordì all’Eltinge Theatre di New York l’11 settembre 1912. Ebbe 541 repliche nell’arco di due stagioni e rese famosi sia l’autore che la protagonista, Jane Cowl. Otto compagnie lo portarono in tournée negli Stati Uniti, e divenne poi uno dei più popolari lavori di repertorio; si rappresentava ancora quando uscì il film di Norma Talmadge, e si calcola che abbia fruttato oltre un milione di dollari a The Selwyns e a A.H. Woods, che ne detenevano i diritti. Può essere considerato un elemento di un ciclo di lavori teatrali che tratteggiavano benevoli ritratti di professionisti del crimine, e che divennero noti come “crook melodramas” (drammi della disonestà). Altri esempi risalenti allo stesso periodo sono The Regeneration di Owen Kildare e Walter Hackett (1908) e Alias Jimmy Valentine di Paul Armstrong (1909), adattati entrambi per il cinema nel 1915 (Alias Jimmy Valentine fu diretto da Maurice Tourneur per la World Films, The Regeneration da Raoul Walsh per la Fox). Anche Within the Law può vantare una lunga storia cinematografica. La prima versione filmata fu realizzata in Australia nel 1916 (diretta da Monte Luke e interpretata da Muriel Starr, è in realtà una registrazione della prima produzione teatrale australiana); un’altra, con Alice Joyce, fu diretta negli Stati Uniti da William S. Earle per la Vitagraph (1917). Dopo la versione del 1923 con Norma Talmadge, Sam Wood ne diresse una per la M-G-M nel 1930 (interpretata da Joan Crawford) con il titolo Paid; nel 1939, sempre per la M-G-M, Gustav Machatý fu il regista di una versione recante il titolo originale, interpretata da Ruth Hussey. In seguito sono state prodotte altre versioni radiofoniche e televisive.
Il film che presentiamo fu girato quasi completamente presso il Metro Studio di Hollywood, ma Frank Lloyd e l’operatore Antonio Gaudio si recarono a New York per incontrare Joseph Schenck e le sorelle Talmadge rientrate da un viaggio in Europa il 2 dicembre 1922 e girarono alcune scene in esterni al complesso del carcere municipale di Manhattan “The Tombs”, alla Auburn Prison e, sembra, nella metropolitana di New York. Nel film che fu distribuito, si vedono scene in esterni di The Tombs in alcune delle quali compare Norma Talmadge; le scene nel cortile della prigione di Auburn potrebbero essere state effettivamente realizzate sul posto, ma in molte di esse vediamo Eileen Percy, che in quel momento non era stata ancora scelta per il ruolo di Aggie e che non risulta si trovasse allora a New York. Non ci sono scene ambientate nella metropolitana. Il testo teatrale passa direttamente dall’invettiva pronunciata da Mary contro Gilder nell’ufficio di lui all’appartamento della fanciulla dopo la sua scarcerazione e un anno di riusciti ricatti: l’adattamento di Frances Marion ha quindi notevolmente ampliato il lavoro teatrale (così come lo ampliava la versione della Vitagraph, poiché sappiamo che Alice Joyce rischiò di annegare nell’East River durante le riprese del tentato suicidio di Mary).
La parte di Mary Turner offre ancora una volta alla Talmadge due ruoli contrastanti: ella non interpreta due personaggi (come in Yes or No), ma un personaggio solo, trasformato da un’ingiusta detenzione. Il New York Times rilevò che nelle scene iniziali del film l’attrice “si cala veramente nel ruolo della povera piccola commessa di un grande magazzino”. La rubrica “Donne e vestiti” di Variety si dilungò entusiasta sugli “abiti alla moda di Mary” nella seconda parte del film, osservando che “la violazione della promessa elevata a professione sembra essere lautamente e rapidamente remunerativa”. Uno degli aspetti godibili della trama è il modo in cui il raffinato aspetto esteriore dell’eroina nasconde l’animosità di una lavoratrice ingiustamente accusata e punita dal suo principale e da un sistema legale piegato agli interessi di lui. La Talmadge riesce a suggerire con grande efficacia la giusta ira che sobbolle sotto gli abiti alla moda e l’aspetto impeccabile.
Mary Turner rimane sempre “nei limiti della legge”. È chiaro tuttavia che la banda dei suoi complici accumula denaro con il ricatto. Secondo la recensione dedicata dal New York Clipper al dramma teatrale, “nel personaggio dell’eroina si rileva però un grave difetto che guasta il tono morale dell’intera opera. Fino al momento della scarcerazione Mary Turner ha condotto una vita irreprensibile … Perciò, vederla trasformarsi in una ricattatrice e truffatrice, causa una certa impressione negli spiriti più sensibili”. Almeno una recensione del film con Norma Talmadge, quella apparsa su Screen Opinions, manifesta preoccupazioni analoghe: “Se si potesse dimenticare l’influenza immorale di una storia la cui eroina si guadagna da vivere con il ricatto, mantenendosi però discretamente entro i limiti della legge, ci si potrebbe entusiasmare per la capacità di intrattenimento del film”. La critica del Clipper risale agli esordi dell’opera teatrale, mentre nel 1923 nessuno tra i commenti degli esercenti riecheggiava l’osservazione di Screen Opinions: si direbbe quindi che il grande successo ottenuto nel frattempo dal dramma teatrale garantisse nel 1923 la rispettabilità del tema.

Ben Brewster, Lea Jacobs

WITHIN THE LAW (L’onestà vittoriosa) (US 1923)
regia/dir: Frank Lloyd.
scen, adapt: Frances Marion, dalla pièce di/from the play by Bayard Veiller (1912).
photog: Antonio Gaudio, Norbert Brodine.
scg/des: Stephen Goossón.
mont/ed: Hal C. Kern.
cost: (veste di donna/gowns): Walter Israel.
cast: Norma Talmadge (Mary Turner), Lew Cody (Joe Garson), Jack Mulhall (Richard Gilder), Eileen Percy (Aggie Lynch), Joseph Kilgour (Edward Gilder), Arthur E. Hull (George Demarest), Helen Ferguson (Helen Morris), Lincoln Plummer (sergente/Sergeant Cassidy), Thomas Ricketts (generale/General Hastings), Lionel Belmore (Irwin, il suo avvocato/his lawyer), Ward Crane (English Eddie), Catherine Murphy (segretaria di Gilder/Gilder’s secretary), DeWitt C. Jennings (ispettore/Inspector Burke), Eddie Boland (Darcy).
prod: Joseph M. Schenck Productions.
dist: Associated First National Pictures.
uscita/rel: 30.04.1923.
copia/copy: 35mm, ?? ft. (orig. l: 8034 ft.), 87′ (?? fps); did./titles: ENG.
fonte/source: Library of Congress National Audio-Visual Conservation Center, Packard Campus, Culpeper, VA.

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