ALLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO DI PORDENONE ARRIVA L’OMBRA DI UN TRONO, RARO FILM DI CARMINE GALLONE, CON LA DIVA SOAVA GALLONE, RITROVATO NELL’ARCHIVIO DI PRAGA.
PROSEGUE LA RISCOPERTA DI ELLEN RICHTER, CHE IN MORAL (MORALITÀ) SBUGIARDA IL BIGOTTISMO PROVINCIALE.
Possiamo sin d’ora affermare che la 40a edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone ci ha fatto conoscere una grande personalità del cinema tedesco degli anni Venti. L’oblio era infatti calato sull’opera di Ellen Richter, un’attrice capace di passare con uguale bravura da un genere all’altro, dotata di un forte magnetismo e capace di bucare lo schermo ad ogni apparizione. Nel film Moral, diretto Willi Wolff nel 1928, in programma oggi, alle ore 21 al Teatro Verdi, è la star di una compagnia teatrale che viene bandita dalla cittadina in cui voleva portare una rivista giudicata troppo piccante dai bacchettoni del posto. Ninon d’Hauteville, questo il nome della soubrette, trova però impiego come insegnante di piano e neanche a dirlo a fare la fila per le sue lezioni sono soprattutto quegli stessi benpensanti che in pubblico ne chiedono l’allontanamento. Per vendicarsi allora Ninon filma di nascosto le loro visite. C’è una sequenza memorabile in cui uno dei clienti chiuso in una toilette distrugge il corpo del reato facendo il filmato a pezzettini e gettandoli ad uno ad uno nel water scaricando ogni volta lo sciacquone. Moral è preceduto da un corto, Die Schönsten Beine von Berlin (le più belle gambe di Berlino) che ci porta in quel mondo della rivista da cui la Richter e il marito Willi Wolff provenivano. L’accompagnamento musicale dal vivo è di Donald Sosin al piano e Frank Bockius alle percussioni.
Di Carmine Gallone, uno dei registi più noti e prolifici del cinema italiano, con una carriera lunghissima che si snoda tra il 1914 e il 1962, le Giornate presentano, alle 10.30 con l’accompagnamento musicale di Gabriel Thibaudeau, un’opera poco nota, L’ombra di un trono, del 1921, che anticipa la rassegna sulla Ruritania dell’anno prossimo. Sotto la denominazione di questo paese immaginario, tra l’Europa centrale e i Balcani, si sviluppò tra gli anni Dieci e Venti del Novecento tutto un genere tra avventura, fiaba, romanticismo, spionaggio e intrighi di corte, influenzato sia dal successo di una letteratura popolare che dall’interesse del pubblico verso le vicende delle case regnanti europee. Protagonista di L’ombra di un trono è Soava Gallone, moglie del regista dal 1911, sua musa negli anni del muto e in seguito attiva collaboratrice.
Anche in questo caso, il lungometraggio è preceduto da un corto della Cineteca del Friuli, Il giglio nero, del 1913, un poliziesco italiano che ebbe una grande distribuzione all’estero.
Per la rassegna sulle Nasty Women da non perdere, alle 14.30, il lungometraggio Phil-For-Short (1919) di Oscar Apfel, con Evelyn Greeley nei panni di una maschietta fuori dagli schemi che si innamora di un misogino. Gli esilaranti dialoghi di questa commedia sono della sceneggiatrice Clara Beranger, già apprezzata nei giorni scorsi per la sceneggiatura di Miss Lulu Bett. Nel programma delle comiche pestifere anche il cortometraggio Le Ménage Dranem (1912) sulle rivoluzionarie conseguenze del femminismo, con Monsieur Dranem che cucina, pulisce e cuce “come un elefante che cerchi di far passare il filo nella cruna di un ago” mentre la sua militante consorte se ne va in giro in pantaloni, fuma la pipa, scola pinte di birra, gioca a carte nel parco e aggredisce il timoroso marito. Accompagnamento al piano di John Sweeney.
Alle 17.30 il programma sulla Corea presenta due titoli di muti nell’età del sonoro. Il primo è un melodramma criminale del 1948, Geomsa-Wa Yeoseonsaeng [Il pubblico ministero e l’insegnante]. Dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale l’industria cinematografica era praticamente a terra non essendoci né strutture né pellicola vergine ed ecco pertanto il ritorno al muto che richiedeva apparecchiature meno complesse. Il commento del film è affidato all’ultimo byeonsa coreano, l’equivalente del narratore benshi giapponese. Il secondo film, Han Seongsimui Him [Il potere della sincerità], del 1935, è un corto prodotto dal dipartimento cinematografico del governatorato generale giapponese della Corea per stimolare i cittadini a pagare le tasse.
I due titoli della rassegna Nasty Women, Phil-For-Short e Le Ménage Dranem fanno parte anche del programma online di oggi, sempre su MYmovies a partire dalle 21 (ora italiana). Negli incontri con l’autore, online dalle 17, sarà Elif Rongen-Kaynakçi dell’EYE Filmmuseum di Amsterdam a presentare il dvd/blu ray di Filibus: The Mysterious Air Pirate (Filibus: Il misterioso aereo pirata), un gioiello che combina thriller, femminismo e steampunk, mentre con Katharina Loew, autrice di Special Effects and German Silent Film si rifletterà su quanto gli effetti speciali abbiano definito il cinema muto tedesco.
Commenti recenti