Proviene dal George Eastman Museum di Rochester, NY, la splendida copia di A Romance of the Redwoods (Un amore tra le sequoie, 1917) – in programma venerdì 9 ottobre a partire dalle 20.30 alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone – Limited Edition diretto da Cecil B.DeMille e interpretato da Mary Pickford, già star consacrata e qui alla sua prima prova nel western, genere popolarissimo nel cinema e nel teatro americano. Ed è proprio con la famosa pièce di David Belasco, La fanciulla del West, portata sullo schermo dallo stesso DeMille nel 1915 e che ha ispirato la celebre opera lirica di Giacomo Puccini, che A Romance of the Redwoods ha molto in comune.
La storia, che si svolge in California all’epoca della corsa all’oro, è una variazione sul tema del malfattore redento e sulla forza dell’amore scritta con vivacità e mestiere dallo stesso DeMille e dalla sua sceneggiatrice di fiducia, Jeanie Macpherson. Il film, girato negli splendidi scenari naturali del Redwood Country, la regione californiana delle foreste di sequoie, ebbe ottimi incassi anche e soprattutto per la presenza di Mary Pickford.
Attrice, produttrice ed eccellente manager, la Pickford, canadese di nascita, è una figura centrale nella storia del cinema. Adorata dal pubblico come “fidanzatina d’America” e “la ragazza dai riccioli d’oro” fu tra i fondatori, con Chaplin, Griffith e Fairbanks, della United Artists e dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences (di cui fu co-fondatrice anche Jeanie Macpherson) che attribuisce annualmente gli Oscar. Durante la prima guerra mondiale fu animatrice di tante iniziative patriottiche e dopo il matrimonio con Douglas Fairbanks al centro di una frenetica vita mondana. Ovunque andasse, la coppia era accolta da folle in delirio ed era ricevuta con gli onori di capi di stato. Con l’avvento del sonoro finì la carriera di attrice della Pickford, che tuttavia continuò a restare nel mondo del cinema come produttrice.
A Romance of the Redwoods è la prima di due collaborazioni tra DeMille e Pickford e i due titani del cinema fecero del loro meglio per convivere sul set, ognuno tenendo un po’ a freno la propria personalità dominante.
Dopo la visione, il direttore Jay Weissberg dialogherà, accogliendo anche le domande e i commenti via chat degli spettatori, con la studiosa Anke Brouwers, in collegamento da Anversa, e con i musicisti che hanno accompagnato il film, Donald Sosin e Joanna Seaton dal Connecticut.
Venerdì 9 ottobre, dalle ore 16, l’ultimo appuntamento di questa edizione online delle Giornate con le masterclass dedicate agli aspiranti accompagnatori di cinema muto e a chiunque sia interessato ad approfondire la conoscenza di quest’arte, sarà incentrato su come si scelgono e si utilizzano più strumenti in una performance. Ne parleranno in diretta tre polistrumentisti eccellenti come Stephen Horne, Frank Bockius e Günter Buchwald.
Gli incontri curati da Paolo Tosini sulle novità editoriali cinematografiche (dalle 17), si chiudono con Barbara Tepa Lupack, autrice di Silent Serial Sensations: The Wharton Brothers and the Magic of Early Cinema, un libro dedicato alla riscoperta dei fratelli Wharton, i re dei film a puntate; e con Ned Thanhouser per la presentazione di tre nuovi cofanetti DVD che vanno ad arricchire il vastissimo catalogo della Thanhouser.
Le Giornate del Cinema Muto sono realizzate grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine e della Fondazione Friuli.
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