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IL GIORNO DI SESSUE HAYAKAWA, SEX SYMBOL DI HOLLYWOOD PRIMA DI VALENTINO

PARTONO LE LEZIONI DI MUSICA E LE PRESENTAZIONI DI LIBRI

Dalla maggiore cineteca giapponese, il National Film Archive of Japan di Tokyo, arriva la proposta del film di lunedì 5 ottobre per le Giornate del Cinema Muto Limited Edition, Where Lights are Low (Il principe T’su), del 1921, per la regia di Colin Campbell. Il film è in programma a partire dalle 20.30 e rimane disponibile alla visione in streaming per 24 ore.
Tratto da un racconto di Lloyd Osbourne, figliastro di Robert Louis Stevenson, il film offre l’occasione di ammirare, e forse conoscere, l’arte di un grande attore, Sessue Hayakawa, oggi quasi dimenticato ma che all’epoca rivaleggiava per popolarità con Chaplin, Douglas Fairbanks e John Barrymore, e che anticipò il mito erotico di Rodolfo Valentino presso il pubblico femminile.

Nato da una famiglia agiata – il padre era governatore della regione – Hayakawa dovette rinunciare alla carriera militare per un difetto all’udito. Si trasferì negli Stati Uniti per motivi di studio dove fu notato dal regista Thomas H. Ince, che lo fece debuttare nel cinema. Con uno dei suoi primi film, The Cheat (I prevaricatori) di Cecil B. DeMille del 1915 ottenne uno straordinario successo di pubblico e critica nel ruolo di un personaggio negativo e fascinoso che per lui diventerà uno stereotipo. Anche per liberarsene, Hayakawa, che era tra i divi più pagati a Hollywood, fondò la Haworth Pictures Corporation con la quale produsse una ventina di film fino ai primi anni ’20, quando il sentimento antigiapponese determinò il fallimento economico della compagnia. Hayakawa tornò in Giappone e poi tentò la fortuna in Francia e in Inghilterra. A Parigi trascorse gli anni della seconda guerra mondiale in ristrettezza economica vendendo i suoi acquerelli per sostentarsi. La sua presa di posizione contro il nazismo gli consentì il ritorno in America dove girò un film con Humphrey Bogart e, nel 1957, Il ponte sul fiume Kwai di David Lean per il quale ottenne la nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista, primo attore asiatico della storia. La morte della moglie Tsuru Aoki, anche lei attrice, sposata nel 1914, lo spinse ad allontanarsi definitivamente da Hollywood e a ritornare in Giappone per diventare monaco buddista. Morì a Tokyo nel 1973 e la sua stella è oggi impressa nella Hollywood Walk of Fame.

Nel film presentato alle Giornate, Where Lights are Low, Hayakawa è un principe cinese, il cui amore per una ragazza di umile estrazione sociale viene osteggiato. Nel ruolo dell’eroina cinese l’attrice americana Gloria Payton e in quello del capobanda della malavita cinese nella Chinatown di San Francisco, dov’è ambientata la storia, l’attore giapponese Togo Yamamoto che, tornato in patria nel 1925 avrebbe lavorato con registi come Yasujiro Ozu e Hiroshi Shimizu.

Considerato a lungo perduto, Where Lights are Low è stato ritrovato alla Jugoslovenska Kinoteka a Belgrado, con didascalie in lingua croata, e data l’importanza di Hayakawa come divo di origine giapponese, il National Film Archive of Japan si è incaricato del restauro.

Il film è preceduto da un cortometraggio comico di dieci minuti, Toodles, Tom and Trouble diretto da Lloyd F. Lonergan nel 1915, una scatenata commedia degli equivoci con protagonisti una neonata, un giovanotto e un cane.

Fra gli esperti che interverranno nella discussione live dopo la visione del film: Daisuke Miyao, docente all’Università della California a San Diego e autore dell’unica biografia accademica di Sessue Hayakawa; Ned Thanhouser, nipote del fondatore del mitico studio Thanhouser; e il musicista e storico Philip Carli.

Non solo film. Anche in questa edizione on line non mancano gli eventi collaterali del festival. Il pomeriggio di lunedì 5 ottobre partono le masterclasses (dalle ore 16.00) preparate dai musicisti delle Giornate, un momento importante per chi vuole intraprendere l’arte dell’accompagnamento dei film muti o anche solo affinare la propria conoscenza dei meccanismi del cinema. La prima lezione è a cura di Donald Sosin. Le presentazioni di libri, a partire sempre da lunedì (dalle 17.00), si aprono con Rediscovering Roscoe: The films of “Fatty” Arbuckle di Steve Massa, un libro esaustivo su questo attore comico americano all’epoca famosissimo ma la cui carriera fu distrutta da uno scandalo; e Film’s First Family. The Untold Story of the Costellos di Terry Chester Shulman, un altro studio su fama e oblio condotto attraverso la storia della famiglia Costello, star pionieristiche le cui vite turbolente si incrociarono con quelle dei Barrymore.

Le Giornate del Cinema Muto sono realizzate grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine e della Fondazione Friuli.

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