LA COMMEDIA AMERICANA WHAT HAPPENED TO JONES, CON REGINALD DENNY, DEFINITA ALLA SUA USCITA “UNA MINIERA DI RISATE”, SARÀ ACCOMPAGNATA DAL VIVO DALLA ZERORCHESTRA CON LA PARTITURA DI JURI DAL DAN
La 38a edizione delle Giornate del Cinema Muto (5-12 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone), sarà anticipata come ormai da tradizione da un evento pre-inaugurale al Teatro Zancanaro di Sacile, che in passato ha ospitato otto edizioni del festival. Venerdì 4 ottobre alle 20.45 sarà proiettata la commedia del 1926 What Happened To Jones (Cos’è successo a Jones?) di William A. Seiter, con protagonista Reginald Denny, all’epoca star di punta della Universal. Il film sarà accompagnato dal vivo dai musicisti della Zerorchestra diretti da Juri Dal Dan, che ha composto la partitura ispirandosi allo stile jazz americano degli anni ’20, un tessuto perfetto per vestire il ritmo incredibile del film. La serata, a ingresso libero, è organizzata in collaborazione con il Comune di Sacile e la partecipazione del Rotary Club Sacile Centenario.
Mai come quest’anno l’evento sacilese è strettamente legato al programma del festival. L’omaggio a Reginald Denny proseguirà al Verdi di Pordenone con altri titoli (oltre alla replica, giovedì 10 ottobre, dello stesso What Happened to Jones con la Zerorchestra) e con la presentazione della libro sull’attore (anche abile pilota nonché ideatore della tecnologia dei droni) appena pubblicato dalla nipote, Kimberly Pucci, che sarà a Sacile e a Pordenone.
Alla sua prima uscita, What Happened to Jones fu descritto come “una miniera di risate” e “uno dei film più divertenti mai visti a Broadway.” Grace Kingsley del Los Angeles Times lo definì “il più grande successo comico della stagione”, arrivando a scrivere: “Se non ridete fino alle lacrime … siete diversi da tutti coloro che, come me, si sono sganasciati dal ridere per tutta la durata del film.” Gli fa eco il Kansas City Times, secondo cui il film “spiega perché la Universal Pictures Corporation si tenga stretta la sua star comica nonostante le appetitose offerte della Paramount e di altri produttori.”
La trama deriva dall’omonima farsa teatrale di George Broadhurst, già trasposta due volte – nel 1915 e nel 1920 – sul grande schermo prima del film di Seiter. Il protagonista, Tom Jones (Denny), la sera prima del suo matrimonio viene trascinato a una partita a poker, bruscamente interrotta da un’irruzione dalla polizia. Nel fuggi fuggi che segue, Jones ed Ebenezer Goodly (Otis Harlan, che recitò più volte accanto a Denny) scappano da un’uscita antincendio e, attraverso una finestra aperta, riparano in un bagno turco nelle cui sale si aggira un gran numero di donne corpulente e poco vestite. In un crescendo di situazioni comiche, i due continuano a fuggire, a nascondersi, a travestirsi, e ci si chiede se il promesso sposo riuscirà mai ad arrivare in tempo per unirsi in matrimonio con l’amata Lucille che lo attende.
La qualità del film si deve anche all’approccio alla comicità che regista e attore condividevano. Seiter riteneva giustamente che lo slapstick non si addicesse alla personalità dell’attore e, contro il desiderio dei dirigenti dello studio che avrebbero voluto che Denny interpretasse il personaggio di Jones con comicità esasperata, regista e attore decisero di fare a modo loro, evitando gli eccessi clowneschi. In effetti, Denny impersona Tom con tale naturalezza che anche le situazioni più bizzarre appaiono credibili.
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